Operatività di scalo
L’operatività risente per il primo semestre degli strascichi del 11 settembre e dell’incidente di Linate dell’ottobre 2001. Nei primi sei mesi si assiste ad un calo del traffico giornaliero di circa il 30%, ma che raggiunge in determinati periodi anche punte dell’80%. Il trend di crescita dei precedenti anni permette però all’aeroporto di recuperare e chiudere l’anno in linea con il precedente.
Il 2002 si chiude, infatti con un totale passeggeri di 2.185.788 (2.188.068 nel 2001). La massiccia attività charter determina per il terzo anno consecutivo la saturazione dello scalo, impossibilitato per i vincoli strutturali a non poter ulteriormente aumentare i voli durante la bella stagione. Invariate le proporzioni tra passeggeri di linea (1.22mln, ex 1,23) e charter (922mila, ex 916mila).
Per quanto riguarda le attività delle compagnie aeree si registra l’istituzione dei nuovi voli di Air Dolomiti verso Madrid, Brindisi e Napoli, mentre i collegamenti con Monaco di Baviera vengono elevati a quattro giornalieri.
Nasce la compagnia NEOS che effettua il suo primo volo da Verona a marzo per poi incrementare via via l’operatività fino alla decisione del dicembre 2002 di posizionare un aereo al Catullo per il night stop.
Club Air inizia le attività verso la fine dell’anno, sostituendo Tarom nelle rotte verso la Romania e estendendo poi il servizio con rotte su Ancona e Sofia.
Continua l’attività charter intercontinentale di Volare che, con Airbus A330, assicura frequenze settimanali su Punta Cana, Zanzibar e Mombasa.
Air Europe assicura tra gennaio e aprile frequenze settimanali su Guadalupe a servizio delle crociere nei Caraibi di Costa Crociere.
Durano poco invece i voli tra Verona e Roma di Alpi Eagles, iniziati nel settembre 2002 e terminati ad inizio 2003 per le difficoltà economiche del vettore.
Infine, dopo qualche mese di stop, viene ripristinato il volo verso Parigi Charles de Gaulle, operato da Gandalf in “code share” con Air France, che viene effettuato con frequenza trigiornarliera
Dati aziendali
Il Bilancio 2002 si chiude con una forte riduzione dell’utile di esercizio, che passa da 1,70mln a 272mila euro. I dati non sono comunque perfettamente confrontabili in quanto, a partire dal secondo semestre 2002, i dati dell’Aeroporto di Brescia sono associati alla nuova società creata e scorporata dal Catullo.
Il calo del risultato di esercizio è dovuto alla concomitanza del calo del traffico a causa degli eventi del 2001 e all’aumento delle spese delle misure di sicurezza e anti terrorismo richieste da ENAC.
Infrastrutture
Nel corso del 2002 l’aeroporto ottiene la certificazione per la categoria ILS II che consente atterraggi con visibilità fino a 300 metri. Viene ampliato il piazzale che passa da 18 a 24 stand, mentre la riqualificazione della pista prevede l’aumento della corsa di decollo e atterraggio da 2.704 a 3.112. metri e la predisposizione di un nuovo raccordo tra l’apron e la pista.
Per quanto riguarda l’aerostazione si registra l’aumento da 3 a 4 dei varchi di sicurezza con istituzione della “fast track”. Viene aperto un terzo banco accettazione per i passeggeri dotati di solo bagaglio a mano, mentre per sopperire ai picchi di traffico viene realizzata una nuova struttura esterna al terminal, ora abbandonata, con alcuni nuovi banchi accettazione.