Ho a disposizione alcune foto che mi fanno ricordare una piacevole avventura capitata alla edizione Giugno 1977 dell'International Air Tattoo a Greenham Common, alla quale partecipai andando dall'Italia al Regno unito con un volo Alitalia Milano-Londra e poi com mezzi pubblici e anche di fortuna per l'ultimo tratto fino alla grande base aerea nella campagna del Berkshire.
Ovviamente il Regno Unito o Inghilterra che di si voglia e come piu' comunemente la chiamiamo, le condizioni meteo sono abbastanza instabili e facilmente le piogge sono sempre presenti.- Quell'anno si sono date appuntamento tutte a GC causando notevoli disagi al folto numero di fotografi accreditati e provenienti da ogni dove.e quando iniziava a piovere tutta la gente si precipitava all'interno delle numerose grandi tene militari sparse un po dovunque.
Come tutti sanno la mostra statica e stata ricchissima con l'esposizione di tutto cio' che l'aeronautica aveva a disposizione in quei tempi. Il sottoscritto mentre si accingeva ad avvicinarsi alla linea di presentazione della Royal Australian Navy e' stato investito da una boma d'acqua improvvisa che non ha lasciato scampo. La corsa affannosa verso un riparo, verso un'ala sotto la quale ripararsi era impossibile perche' gia' stracolme e il piccolo e sottile k way azzurro che mi proteggeva soltanto dal vento, era quasi inefficace.
Fra la pioggia nebulizzata vedo spuntare una mano che mi fa cenno di avvicinarmi e di entrare. Un miracolo dico fra me e me! Zuppo mi precipito verso quel "buco"; e' la tenda ben fornita ed accogliente del personale Australiano che impietosito dalle mie condizione mi offre aiuto. Do sfogo al mio inglese esprimendo tutta la mia riconoscenza.
Mi presento e vedendo la mia bandiera tricolore che porto sempre con me all'estero, mi dicono sorridendo che l'Italia e' bella, buon cibo, vino, ragazze ecc ecc Controllo subito le macchine fotografiche: tutto ok, i rullini, tutto ok. Mi viene dato un asciugamano profumato per asciugarmi il viso poi una tazza di caffe' bollente, alcuni dolci confezionati, altri generi di conforto. Piove a dirotto e qualche goccia filtra dalla tenda ma nulla di allarmate e bagna il banchetto che bviene esposto all'esterno con gadget vari, cappellini, spillette, bicchieri, grandi poster, penne biro, foto, pupazzi, bandierine.
Faccio cambio con un adesivo delle Frecce Tricolori con uno australiano con tanto di bandiera e NAVY scritto in caratteri cubitali (allora mi piaceva!) Il temporale sta cessando e il sole fa capolino fra quelle nubi nere che si spostano velocemente. La gente, fotografi escono dalle tende dove all'interno caldo e umidità sono terribili e il grande piazzale si rianima e i profumi di hot-dog, dolci incredibili di gelatina, popcorn e salse varie si ritornano a sentire pungenti.
Ringrazio gli australiani per la gentilissima ospitalità e prima di ritornare fra i fotografi chiedo se posso fare alcune foto ai loro aerei senza l'incubo delle transenne. Il si e' immediato e mi dicono di fare tutto da solo entro il loro spazio e anzi mi aprono il portellone dell'SH.-3D e mi invitano ad entrare e sedermi in cabina. Alcuni mi chiedono di scattare una foto al loro gruppo: scambio di indirizzi e pacche sulle spalle e scavalco le transenne un poi invidiato dagli altri fotografi che mi guardano incuriositi
Ora splende un bel sole ma da lontano vedo altre nuvole grigiastre.... ma dove sono i Francesi con i Crusader? Dove sono i Canadesi con i CF-104? E' meglio individuare le loro tende perche' se ricomincia a pivore....hai visto mai!
Questo succedeva nel 1977 all'Air Tattoo di Greenham Common un luogo che mi vedra' ancora per altre due edizioni una volta in auto poi aggregato alla PAN imbarcato su un C-130 e che mi ha sempre
affascinato e permesso di vedere la prima volta aerei mai visti dal vero prima e di vivere piacevolmente alcune avventure simpatiche.
Queste foto si riferiscono al Tornado Reunion svoltosi a Ghedi il 3-4-5 Aprile 1992, dove si diedero appuntamento tutti i Reparti NATO con in dotazione appunto il Tornado. A quella riunione storica ero presente anch'io e devo dire che fu un raduno veramente imponente. Peccato per le condimeteo che, come si puo' vedere anche dalle immagini, erano veramente pessime.
Mai visto tanti Tornado come in quell'occasione e sarebbe stata una "reunion" veramente unica se Giove Pluvio non avesse scatenato le sue ire su
Ghedi.
Ecco un reportage abbastanza inconsueto, e conosciuto a pochi., delle operazioni ONU svolte da forze aeree straniere durante la guerra nella ex Jugoslavia in zone tristemente note per le terribili stragi che la popoloazione civile ha dovuto sopportare ed ancora vivissime nel ricordo della gente ancora oggi.
L'UNTAES e' stata la forza internazionale di protezione assegnata alla zona della Slavonia orientale e cioè a quel territorio dell'odierna Croazia direttamente confinante con la allora Federazione Yugoslava (che nel tempo si sarebbe ridotta alla sola Serbia) il cui centro principale e' Vukovar, citta' che fu centro di terribili combattimenti dopo la proclamazione dell'indipendenza da parte di Zagabria.
Questa missione, che segue logicamente la UNCRO, è stata istituita a Vukovar (Croazia) nel Gennaio 1996, allo scopo di stabilire un Organismo ad interim in grado di amministrare le regioni danubiane della Slavonia orientale, della Baranja e del Sirmia occidentale e di monitorare il rispetto degli accordi del Novembre 1995, nella fase transitoria successiva alla riconquista croata di questi territori.
I compiti principali del personale amministrativo di UNTAES riguardavano:
Sul versante di profilo militare, invece, gli obiettivi si riferivano:
Importante missione di Peacekeeping dell'ONU per compiti di sorveglianza e polizia fu impiegato un reparto di elicotteri Mil Mi-24 dell'Aviazione Ukraina di base sull'aeroporto di Osijek/Klisa, codadiuvati per i trasporti da alcuni MI-17.
Queste foto tratte da diapositive sono state scattate in zona di vera guerra e non in esercitazione , dove i proprietari degli elicotteri non erano proprio abiutuati ad un certo tipo di
fotografo, dove tutto era pericoloso per cui bisogna considerare un servizio di estrema rarità
I capi di Stato Maggiore della Difesa di Italia, Francia e Spagna si incontrarono a Roma il 26 febbraio per firmare la direttiva dell'esercitazione ''Eolo 96'', che si svolse dal 24 aprile all'11 maggio nell'Italia Centro Settentrionale.
La ''Eolo 96'' che fece seguito alle precedenti ''Farfadet '92, ''Ardente 93'' e ''Tramontana 94'', svoltesi rispettivamente in Francia, Italia e Spagna - fu un'esercitazione interforze, condotta da Unita' delle tre forze armate dei tre paesi ed aperta a rappresentanze ridotte delle forze armate degli altri paesi della Ueo, a osservatori dei paesi associati alla Nato e alla Ueo e dei paesi del Mediterraneo.
Lo scopo dell'evento fu quello di accrescere le capacita' operative delle rispettive forze armate ad agire congiuntamente per svolgere missioni di pace ed a carattere umanitario nei piu' diversi teatri operativi simulando operazioni di interposizione finalizzate alla separazione di forze militari opposte, di ripiegamento in condizioni di sicurezza e di invio di aiuti umanitari.
L'Eolo 96 vide impegnati circa 2.500 uomini, all'interno dei poligoni addestrativi e 4.500 imbarcati sulle varie unita', nonche' 37 velivoli.
Alcune foto fatte a bordo del "Giuseppe Garibaldi" a temine esercitazione. Ebbi la fortuna di fotografare da una posizione privilegiata anche la visita di un AV-8 dell'Armada Espagnola che apponto' sul Garibaldi in visita di cortesia provenendo dalla portaerei "Principe de Asturias" che incrociava poco distante.
Anche questa una esperienza da favola!