Luglio 1991. Una telefonata dall'Ambasciata della Bulgaria a Roma. Un voce che parla stentatamente italiano e poi un inglese piu' comprensibile, mi conferma l'ok. La mia richiesta e' stata accettata e quindi posso partire per visitare alcune fra le piu' importanti basi della VVS Bulgara, che a quel tempo era parte integrante e di rilievo del Patto di Varsavia e, con la LSK della Germania orientale, uno fra i piu' fedeli alleati di Mosca.
Devo essere a Sofia al Comando Generale della BVVS, come allora si chiamava l'Aviazione Militare Bulgara, entro lunedi (le date precise le ho dimenticate!) per cui devo fare molto velocemente ad organizzare il viaggio. Sofia fantastica, Sofia piena di bellissima gente - le ragazze poi! - di monumenti, di caffe' all'aperto, di giardini......e laggiu' un edificio austero con una grande targa scritta in caratteri cirillici e' il Comado dell'Aviazione.
Ora come faccio a farmi capire dal corpo di guardia? I militari all'ingresso mi guardano come fossi un marziano e probabilmente si chiedono chi sia questo occidentale che si presenta qui!! Ricordo che la Bulgaria a quel tempo era nel Patto di Varsavia!
Faccio sfoggio del mio inglese ma era come parlare al muro per cui tiro fuori dalla mia borsa delle attrezzature fotografiche ed un vocabolario piccolo Italiano-Bulgaro comprato in libreria prima della partenza, immaginandomi che mi sarebbe servito.
Infatti! In in biglietto scrivo le parole di presentazione e un graduato credo sorride finalmente e borbotta qualche parola incomprensibile facendomi segno di seguirlo. Mi porta in uno stanzino squallido, con due panche appoggiate al muro e un tavolino al centro che non e' stato spolverato da chissa' quanto tempo. Il tempo non passa mai, e nessuno viene a parlarmi e la mia mente va a quelle parole scritte sul foglietto tradotte dal vocabolarietto. E se avessi sbagliato? Se avessi detto scritto una cazz...? Molti passi al di la della porta, poi appare un miraggio! Una bellissima ragazza, Petia Vassileva, che con un perfetto italiano si presenta e mi dice che sara' il mio interprete messo a disposizione dal Comando per il periodo di permanenza in Bulgaria per la visita alle basi di Dobroslavtzi, Krumovo, Graf Igniatievo , Sadovo, ecc ecc e museo dell'Aviazione.
Dietro di lei una sequela di alti ufficiali con divise piene di medaglie, ammennicoli vari, galloni dorati e cappelli enormi tipo russi e dietro loro un esercito di camerieri con vassoi pieni di ogni ben di Dio!!! Strette di mano, presentazioni, sorrisi,ecc ! Dopo i dubbi e perche' no un po di timore iniziale, la mia visita alla BVVS comincia.