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Dopo aver analizzato nelle scorse settimane il parziale disimpegno di Volotea da Verona, con riduzione nella prossima estate da 20 a 13 rotte e un taglio di frequenze su determinate destinazioni, parliamo oggi di Ryanair che, al contrario, rafforza la sua posizione sul Catullo con la conferma totale del programma dell'anno scorso e un aumento del 5% delle frequenze settimanali.
Manca, purtroppo, la notizia dell'apertura di nuove rotte che rimangono 17. Aumentano invece le frequenze settimanali che passano da 90 a 95, dato che tiene conto della programmazione massima per ogni rotta. Se analizziamo invece l'andamento settimanale puntuale notiamo che le frequenze settimanali minime saranno 90 a inizio e fine stagione, mentre nella fase centrale dell'estate saranno quasi sempre 94. Solo le rotte su Corfù, Palma di Maiorca e Porto non saranno operate per tutta la durata della stagione estiva 2025 che, ricordiamo, inizierà a fine marzo e si concluderà a fine ottobre.
Tra le rotte che beneficeranno di un aumento di frequenze citiamo Bari e Charleroi (da 7 a 9), Brindisi (da 5 a 7) e Birmingham (da 3 a 5), con aumenti minori anche su Dublino e Lamezia Terme. Perdono frequenze Napoli, che passa da 7 a 5, Madrid e Valencia (da 4 a 3) e Palermo, che passa da 14 a 13.
I posti che quindi Ryanair metterà a disposizione dell'utenza scaligera nelle trenta settimane della stagione estiva 2025 saranno almeno* 1.045.000 che, con un riempimento medio del 93%, significano per Verona circa 970.000 passeggeri.
* viene preso in considerazione solo il Boeing 737-800 da 189 posti, mentre su molte rotte verranno utilizzati anche i Boeing 737-8200 da 197 posti.
Ripercorriamo, infine, la storia dei collegamenti di linea di Ryanair operati a Verona, iniziata nell'inverno del 2006/2007 con l'apertura della rotta su Francoforte Hahn seguita nella stagione successiva dal collegamento con Brema.
Nell'inverno 2010/2011 avviene il discusso spostamento su Verona delle rotte fino a quel momento operate su Brescia Montichiari che porteranno, due anni dopo, alla completa cancellazione dei voli a seguito di un contenzioso tra la linea aerea e la società di gestione.
L'operatività viene faticosamente recuperata a partire dal 2015 con il graduale ripristino di alcune delle rotte chiuse nel 2012 e il progressivo consolidamento delle attività.
Si noti la buona tenuta dei collegamenti, al contrario di quanto succede in casa Volotea, Wizzair e Easyjet; le ultime chiusure di rotte, escluso l'esperimento di Edimburgo, risale infatti al 2019.
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