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Assaeroporti e Aeroporti 2030 hanno reso noti oggi i dati di traffico degli aeroporti italiani del mese di dicembre 2024. Con questo dato finale si possono fare le prime valutazioni su come è andato l'anno scorso che, a livello nazionale, ha visto una crescita media del numero dei passeggeri dell'11% per un totale di circa 218 milioni di passeggeri, dei quali 72 milioni su tratte interne e 146 su tratte internazionali.
Si tratta di un nuovo record assoluto, con un aumento di circa 22 milioni di passeggeri rispetto al precedente record del 2023. Molti aeroporti hanno fatto segnare record individuali, con ben otto scali che hanno fatto segnare più di dieci milioni di passeggeri. Comanda la classifica Roma Fiumicino con 49,2mln, seguita da Milano Malpensa (28,9), Bergamo (17,3) e Napoli (12,6). Venezia si piazza al sesto posto con 11,6 mld.
Anche Verona, nel suo piccolo, raggiunge un nuovo record. Escludendo i dati di aviazione generale (aerei privati) il Catullo fa segnare un totale di 3.696.941 passeggeri, circa 67mila in più rispetto al precedente record risalente al 2019, con un miglioramento rispetto al 2023 pari a circa l'8%.
E' corretto festeggiare e, probabilmente, assisteremo a una serie di comunicati e di articoli di stampa che celebreranno adeguatamente questo successo, ma i numeri ci rivelano che il record non è altro che un lento tentativo di recuperare il tempo perso negli ultimi vent'anni. Abbiamo preso in considerazione gli anni 2007, apice della formidabile crescita del Catullo nei primi anni 2000, il 2019, anno dell'ultimo record e il 2024.
Come si può notare dalle tabelle la crescita media annua dal 2007 al 2024 dei principali aeroporti italiani è stata del 3,42%, con picchi del 14,7% per Brindisi, 11,5% per Bari e 11,2% per Bergamo. Se si esclude Roma Ciampino, colpita da limitazioni di legge, Verona si piazza all'ultimo posto con una crescita media annua dello 0,3% e che globalmente, nel periodo 2007-2024, arriva al 5,33%. Nello stesso periodo Brindisi è cresciuta del 263%, Bari del 207% e Bergamo del 202% e molti altri aeroporti hanno almeno raddoppiato il traffico.
Anche nei confronti del 2019 i dati sono chiari. La crescita di Verona è meno del 2%, con una media annua dello 0,37%, mentre sono ben diffusi i miglioramenti tra il 20 e il 30%. Applicando le medie nazionali 2007-2024 e 2019-2024 sul dato di partenza del 2007 e del 2019 è evidente che Verona, oggi, dovrebbe teoricamente avere un traffico oscillante tra i 4,3 e i 5,8mln di passeggeri.
Di seguito vi presentiamo le consuete tabelle i relativi grafici sull'andamento dei dati di Verona dalle quali risulta evidente che il record dei passeggeri è stato ottenuto grazie all'aumento del traffico internazionale, in particolare verso il paesi UE, mentre la componente nazionale è in leggero regresso. Cresce ulteriormente, con un nuovo record, anche il numero medio di passeggeri trasportati per ogni singolo volo.
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Aldo (venerdì, 31 gennaio 2025 14:42)
Fa sensazione che il DOGE sia solo sesto. Mi vien da pensare, forse con un pizzico di campanilismo, che se gli investimenti sul Marco Polo e Treviso fossero stati fatti su Verona, probabilmente avremmo avuto numeri diversi e migliori di Venezia. Parlo di infrastrutture air side, come nuova via di rullaggio, nuova torre di controllo, ampliamento piazzali, incremento dei voli/ora. Invece si sono buttati via i denari per rettificare l'esistente, in particolare per la via di rullaggio ex militare e la Turn Pad, nonchè la demolizione di 240 metri di pista in calcestruzzo lato sud per fare la RESA ( in tutti i sensi), quando lo spazio non mancava, procurando un danno infrastrutturale. L'ex DG Bassetti invece, aveva previsto ben altro.
Saluti