Data la forte stagionalità del mercato britannico, i dati di traffico dell'Aeroporto di Verona del mese di ottobre mostrano un calo generalizzato sia in tema di rotte che in tema di numero di passeggeri.
I dati sono comunque ancora in crescita sia rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, sia rispetto all'ottobre del 2019, anno in cui si toccarono i 560mila passeggeri, attualmente record assoluto.
A fine ottobre sono transitati da Verona un totale di 549.151 passeggeri, pari a quanto fatto segnare in tutto l'anno scorso. Inoltre, rispetto ai primi dieci mesi del 2019, il 2024 è in vantaggio nel segmento di linea di circa 40mila passeggeri (stabile il mercato charter) e tutto fa supporre che, a fine dicembre, si possa superare quota 600mila.
L'aumento del traffico è frutto dello sviluppo della rete di collegamenti che, anno dopo anno, aggiunge rotte e frequenze soprattutto per merito di Jet2 e Ryanair. Il sistema Londra, che nel 2019 rappresentava oltre il 75% del traffico globale, è oggi sceso al 63,43%. Negli ultimi cinque anni i passeggeri del Verona-Gatwick sono diminuiti del 16%, mentre quelli di tutte le altre rotte sono aumentati di oltre il 63%.
Notevoli gli incrementi di Stansted, Birmingham e Manchester, tre rotte dove sia Jet2 che Ryanair stanno costantemente investendo.
Il coefficiente di riempimento risente della fine della stagione estiva e, per le rotte operate da Jet2, si suppone che i voli di andata dell'ultima rotazione stagionale fossero praticamente vuoti. Il dato medio rimane comunque particolarmente alto soprattutto su Stansted, Edimburgo e Manchester.
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