In Italia la cultura aeronautica sopravvive un po' a macchia di leopardo. Per quanto riguarda la presenza di musei aeronautici è un po' la stessa cosa. Esistono un paio di eccellenze (Museo Storico AM di Vigna di Valle e Volandia), ma poi il restante panorama è un po' desolante.
Per esempio in Italia manca, da sempre, un Museo Nazionale dell'Aeronautica che si occupi di preservare la storia dei due emisferi dell'aviazione, quella militare e quella commerciale. Non esiste un solo esemplare preservato di aerei che hanno volato con Alitalia e tutte le altre compagnie storiche precedenti e l'unico aereo commerciale presente in un museo italiano, salvo smentite, è l'MD82 di Meridiana presente a Volandia.
Tutto questo per collegarci all'oggetto del nostro articolo di oggi, uno splendido DC-6 appartenuto prima a LAI, poi ad Alitalia, e infine all'Aeronautica Militare che, a fine carriera, lo ha abbandonato all'Aeroporto di Aosta diviso in due tronconi che poi sono stati venduti a un'asta per 4mila euro e di cui il destino non è assolutamente noto.
In altri Paesi, probabilmente, l'aereo sarebbe stato preservato in qualche hangar o shelter (ce ne sono decine e decine di inutilizzati) per poi procedere alla sua restaurazione ed esposizione in qualche museo.
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