Sono stati pubblicati sul sito della CAA https://www.caa.co.uk/ del Regno Unito i dati di traffico aeroportuale degli scali britannici per il mese di giugno 2024 che, a livello globale, vedono un aumento medio del numero passeggeri del 7% rispetto allo stesso mese del 2023.
Per quanto riguarda l'Aeroporto di Verona l'aumento rispetto all'anno scorso è di circa il 16% a livello globale, con una crescita di circa l'13,5% dei servizi di linea e di circa il 31% per il traffico charter, in forte ripresa dopo la stasi degli ultimi mesi.
L'ulteriore crescita del traffico, in un mercato già forte come quello tra Verona e UK, è principalmente dovuto alla nuova rotta di Jet2 tra Verona e Glasgow e a un aumento delle frequenze su diverse rotte, accompagnate da un buon risultato di coefficiente di riempimento.
Il progressivo da inizio anno vede un aumento del traffico di linea tra Verona e gli aeroporti UK di circa l'11%, in linea con i mesi precedenti.
L'Aeroporto di London Gatwick, da sempre principale scalo di riferimento per Verona, continua a essere il più trafficato ma con numeri in calo e fetta di mercato in erosione; nel 2018 rappresentava circa il 60% di tutto il traffico tra Verona e il Regno Unito, mentre nel 2024 tale percentuale risulta ridotta al 47%. Anche il rapporto con l'altro aeroporto londinese, Stansted, passa da un 1:3,2 a un 1:2 grazie ad un miglioramento di quest'ultimo di circa il 33% rispetto al 2019 e ad un calo di Gatwick di circa l'8%, sempre rispetto all'anno pre-pandemico.
Tra gli altri aeroporti da sottolineare i dati di Birmingham, Manchester e Newcastle mentre i dati della nuova rotta per Glasgow sono in linea con le previsioni.
Davvero interessante il dato del coefficiente di riempimento che, dopo il calo di maggio (dovuto alla rotazione di partenza delle rotte Jet2, con primo volo di ritorno semivuoto), si riporta su livelli molto alti, sfiorando il 90% come dato globale e raggiungendo picchi ben oltre il 90% in rotte come Stansted, Belfast e Newcastle.
Da segnalare che il buon risultato di Bristol porterà nel 2025 all'aumento della frequenza del volo Jet2 da una a due settimanali, mentre il servizio su Manchester si trasformerà un "quasi" annuale dopo anni di stagionalità.
Ricordiamo che il dato di Newcastle riporta i passeggeri sia del volo di Jet2 che di quello operato dal gruppo TUI che, pur essendo notoriamente un servizio charter, viene considerato da CAA come volo di linea.
Sembra quindi scontato che il 2024 si appresta a diventare l'anno record per il traffico con il Regno Unito, con un consuntivo che si dovrebbe avvicinare ai 600mila passeggeri.
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