La britannica CAA ha pubblicato il ricco report dei dati di traffico di maggio 2024 degli aeroporti del Regno Unito che conferma la crescita del numero dei passeggeri per l'Aeroporto di Verona come già emerso nei precedenti dati mensili.
La crescita è circoscritta al traffico di linea, in aumento del 7% rispetto a primi cinque mesi del 2023 e dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno in cui si è stabilito il record assoluto di traffico pari a circa 560mila passeggeri. Stabile, invece, il dato del traffico charter. E' comunque probabile che il 2024 si possa chiudere con un dato superiore ai 600mila passeggeri, con una percentuale di crescita decisamente più alta rispetto alla media complessiva del Catullo.
Lo scenario appare piuttosto dinamico negli aeroporti periferici e a Londra Stansted, mentre lo storico collegamento con Londra Gatwick perde gradualmente la sua centralità. Oggi vale il 50% del totale del traffico Verona-UK mentre dieci anni fa il dato era pari a circa il 65-70%.
Interessante notare che tutte le dieci rotte servite da Jet2 sono in crescita e la buona risposta del mercato porterà ulteriori sviluppi nel 2025 per la compagnia rosso-grigia con un secondo volo settimanale per Bristol e la trasformazione in "quasi annuale" della rotta stagionale per Manchester.
Questo lo sviluppo mensile dei dati di traffico.
Concludiamo con il dato del coefficiente di riempimento degli aeromobili con una giusta premessa che riguarda il dato di alcuni aeroporti, in pratica tutti quelli serviti da Jet2.
Visto che si tratta di voli stagionali, riservati soprattutto al mercato britannico, la prima rotazione vede il volo di ritorno da Verona quasi sempre semivuoto o con un bassissimo riempimento. Tutti i voli di Jet2 sono iniziati in maggio per cui il dato complessivo del coefficiente di riempimento risulta penalizzato da quanto sopra descritto. Un dato più attendibile potremo averlo con il report di giugno.
L'unico dato inferiore al 50% riguarda la nuovissima rotta con Glasgow, mentre le altre rotte con storia pluriennale appaiono decisamente ben richieste. Il dato generale, vicino all'80%, è particolarmente significativo in quanto fa riferimenti ai primi cinque mesi dell'anno, periodo in cui il dato è decisamente più basso rispetto all'estate.
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