Sono stati pubblicati i dati di traffico degli aeroporti italiani del mese di giugno 2024 che, a livello globale, vedono un aumento di circa il 10% dei passeggeri rispetto allo stesso mese dell'anno scorso con un consuntivo dei primi sei mesi dell'anno che vede un progresso del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023.
I buoni dati sembrano però premiare gli scali più importanti, che registrano le migliori percentuali di crescita, a discapito degli aeroporti secondari o periferici che, tranne qualche caso isolato, registrano aumenti nettamente inferiori alla media nazionale o, talvolta, dati inferiori rispetto al 2023.
Per quanto riguarda l'Aeroporto di Verona il consuntivo del mese di giugno vede un totale di circa 423mila passeggeri transitati, in aumento di circa il 7,7% rispetto al 2023 e del 2% rispetto al 2019. Contrariamente a quanto avvenuto in maggio, non si tratta del miglior giugno di sempre visto che il record assoluto risale al 2008 quando i passeggeri furono poco più di 425mila.
Il dato più interessante riguarda il numero dei movimenti transitati da Verona, in aumento di circa l'8% rispetto al 2023 ma ampiamente in ritardo rispetto al 2019 con un distacco di circa il 14%. Davvero lontani i dati del periodo 2000-2010 quando i movimenti mensili superarono più volte i 4.000.
Rimane alto il dato del numero dei passeggeri per movimento, in linea con l'anno precedente, ma in deciso aumento (+19%) rispetto al 2019. Fondamentale, per questo dato, l'utilizzo da parte di alcune compagnie di aeromobili più capienti o l'aumento generalizzato del coefficiente di riempimento.
I dati progressivi proiettano il dato finale del 2024 a un +1/2% rispetto al 2019, anno del precedente record di passeggeri, con un consuntivo che dovrebbe assestarsi tra i 3,65/3,75milioni di passeggeri e quindi verso il nuovo record assoluto.
Stabilire un record assoluto è sempre segnale di buona salute, ma il dato non deve ingannare. Se si mettono in comparazione i dati del 2019 con quelli del 2024 degli altri aeroporti italiani emerge una realtà diversa, con una crescita media del 12% e con aeroporti che sono cresciuti con percentuali ampiamente sopra il 20%, mentre gli aeroporti della galassia SAVE registrano dati nettamente inferiori che vanno dall'1,8% di Venezia al 1,3% di Verona fino al -11% circa di Treviso.
Analizzando i dati per mercato si può notare che il mercato nazionale, dopo i voluminosi aumenti degli ultimi anni, vede una generale contrazione sia nel numero dei movimenti che nel numero dei passeggeri, mentre il dato dei passeggeri per movimento è ancora in aumento, segno che la richiesta di voli è ancora alta e probabilmente non pienamente supportata da un'offerta sufficiente.
In deciso aumento il traffico internazionale, soprattutto per i voli entro l'UE, grazie soprattutto ai nuovi collegamenti di Ryanair e Volotea.
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