Per il secondo mese consecutivo l'Aeroporto di Verona segna un record storico di traffico.
Per il mese di maggio sono infatti quasi 325mila i passeggeri transitati dal Catullo, con un incremento del 13% rispetto al 2023, dell'8.65% rispetto al 2019 e del 3,6% rispetto al 2008, anno del precedente record (313mila passeggeri).
Il risultato, come vedremo, è in linea con l'incremento generale del traffico in Italia ed è trascinato dalla crescita del mercato internazionale, mentre il mercato domestico non vede scostamenti interessanti se non in alcuni isolati casi.
In particolare, per il mese di maggio, Verona ottiene la migliore crescita percentuale sul traffico passeggeri internazionale entro l'UE e questo sicuramente grazie al lancio delle nuove rotte di Volotea e Ryanair.
Il progressivo è in linea con i dati mensili. Si noti il quasi azzeramento del traffico nazionale dall'Aeroporto di Treviso, dirottato in gran parte a Venezia, che però non riesce a ottenere un dato positivo.
Il progressivo a maggio conferma le nostre previsioni che vedono una crescita di Verona a fine anno tra il 6 e l'8% e ciò grazie a una parziale destagionalizzazione dell'offerta e al lancio di qualche nuovo volo. A oggi non ci sono novità per la stagione invernale che dovrebbe essere in linea con quella precedente.
Nel dettaglio osserviamo che, per il secondo mese consecutivo, il Catullo ottiene il record storico di passeggeri mentre il numero di movimenti risulta ancora in ritardo sia rispetto al "periodo d'oro" tra il 2000 e il 2011 sia rispetto all'ultimo esercizio prima della pandemia, dove il divario rimane pari a circa 250 movimenti mensili.
Come ben evidenziato dalla tabella di analisi per tipo di mercato il buon risultato di maggio è determinato unicamente dalla crescita del traffico internazionale, un settore dove le quote di mercato sono ancora basse e, secondo noi, facilmente aggredibili se supportate da un adeguato sostegno allo sviluppo.
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