E' l'ora dell'addio, fratelli, è l'ora di partir,
il canto si fa triste, è ver, partire è un po' morir.
Ma noi ci rivedremo ancor, ci rivedremo un dì.
Arrivederci allor, fratelli, arrivederci, sì.[..]
Cantato sulla musica della canzone Auld Lang Syne, in Italia conosciuta come "Il valzer delle candele", è un canto scout diffuso in tutto il mondo che si canta in determinati momenti per salutare qualcuno che se ne va, che passa di branca ma che rivedremo prima o poi; è anche cantato per salutare persone gruppi che si sono incontrati e che si stanno salutando promettendosi di rivedersi un giorno.
Vedere qualche pilota e qualche manutentore abbandonarsi a commozione davvero spontanea, fa indubbiamente un certo effetto.
Uomini e donne in divisa che hanno volato e provveduto alla cura di un velivolo, decommissionato formalmente dall’Aeronautica Militare e infine atterrato per l’ultima volta nella sua casa definitiva, ma pur sempre uomini e donne.
Perdere qualcosa non è mai facile, commozione e un senso di tristezza per ciò che è stato ed ha significato fanno parte della vita, dell’essere umano e del tempo.
Commozione e un senso di tristezza per ciò che è stato ed ha significato fanno parte della vita, dell’essere umano e del tempo.
Tutto ha un inizio e tutto, prima o poi, ha una fine.
Link ai nostri servizi su AMX Phase-out, qui:
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A “tirar su il morale” ci hanno provato le Frecce Tricolori, presenti assieme a una coppia di Typhoon sempre di Istrana, un KC-130J della 46a Aerobrigata con a bordo la Troupe Azzurra e un paio di Tonka provenienti da Ghedi, senza dimenticare mezzi di terra e alcuni altri aeromobili della forza armata.
Personalmente non prevedevamo di presenziare, essendo in Toscana per lavoro e a causa un tendine lacerato al braccio sinistro che continua a tormentarmi e il cui percorso di guarigione è ahimè inevitabilmente lento.
Avevamo comunque la mirrorless al seguito e alla fine, esauriti i compiti aziendali in anticipo rispetto al previsto, siamo riusciti ad esserci partendo all’alba.
Complici le favorevoli previsioni meteo che hanno poi regalato una giornata davvero speciale decidiamo di partire, non si poteva non andare sulla mitica “collinetta” per gli arrivi.
Qui la vegetazione è cambiata e gli alberi sono cresciuti, un piccolo fontanile che prima non c’era e l’erba bagnata dalle piogge dei giorni precedenti hanno reso l’aria frizzante e la mattina è risultata davvero piacevole.
Catturiamo un NH-500 e un U-208 arrivati di buon mattino precedendo la formazione composta da un KC-130J, 4 Ghibli e la PAN per alcuni (altissimi) passaggi fotografici e riprese aeree da parte della Troupe Azzurra prima dell’ultima apertura e l’atterraggio finale a chiudere un’epoca, un TF-2000A a far da chase, poi a sua volta atterrato.
La Pattuglia Acrobatica Nazionale, in formazione di 5 velivoli ha poi offerto ai presenti il consueto addestramento acrobatico riportando sorrisi tra gli studenti delle scolaresche, familiari ed ospiti.
E non poteva mancare il saluto del 6° Stormo di Ghedi con il flyby di una coppia di Tornado IDS ed IT-ECR.
L’apertura per l’ultimo atterraggio mentre l’Hercules se ne va..
.. con le ultime evoluzioni sul cielo campo:
Come ha recitato il comunicato ufficiale dell’Aeronautica Militare << Con l'atterraggio degli ultimi quattro caccia AMX ancora operativi dell’Aeronautica Militare provenienti da Istrana, […] si arricchisce la collezione di velivoli storici volanti presenti sul Distaccamento Aeroportuale di Piacenza, che già alla fine di febbraio aveva accolto gli elicotteri HH-212 di Grazzanise, andati anch'essi "in pensione" dopo oltre 40 anni di missioni in Italia e all’estero.
L’evento ha costituito l’occasione per illustrare ad istituzioni ed imprese del territorio, addetti ai lavori e rappresentanti dei media le progettualità presenti e future della base comandata dal T.Col. Salvatore Occini, aeroporto militare che rimane un importante presidio operativo al servizio della Forza Armata ma che già da tempo ha tra i propri rinnovati compiti quello del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico aeronautico.
Tra le progettualità che la Forza Armata sta valutando e studiando per proiettarsi verso un utilizzo sempre più duale dell'aeroporto militare piacentino, è previsto che a regime si potrà consentire agli appassionati del mondo aeronautico e agli storici del settore di ammirare, anche in volo, questi assetti che hanno caratterizzato la storia centenaria della Forza Armata arricchendo l’offerta con spazi per simulatori e aree ludiche favorendo così l’interazione tra ambiente militare e civile, vicinanza alla cittadinanza e di sicuro una sinergia con le autorità locali e sponsor potrebbe davvero permettere di realizzare qualcosa di davvero eccezionale andando a preservare, come accade in altre nazioni, il patrimonio storico e industriale della forza armata e della nostra nazione.
Nei prossimi mesi toccherà alle carte bollate attraverso le quali la forza armata darà il via all’iter per “civilizzare” i Toponi e ottenere dall’ENAC la re-immatricolazione con matricola civile, le certificazioni varie ma innanzitutto e più urgente, permettere quanto prima di poterli mantenere quanto più possibile in condizioni di volo nel periodo transitorio.
Sono macchine complesse e anche se non volano, hanno bisogno di attenzioni.
Ecco le immagini della bella giornata:
Un HH-101A accoglie i presenti nella sua “pancia”, mentre ci dedichiamo a testare il 200-600 da adeguata distanza in un gioco intrigante di luci e ombre:
Il sorvolo del 6° Stormo:
E l’inizio dell’addestramento della PAN, il capo formazione indica “la via”:
Come i lettori sanno, Piacenza è dotata di una grande taxi per il rullaggio dei velivoli, dal piazzale adibito agli ospiti la distanza con la pista è stata davvero ragguardevole e purtroppo inficiata dal calore emanato da asfalto e terreno.
Gli AMX sono a terra…
… con quattro anziani valletti a far gli onori.
Al termine dei saluti e discorsi delle autorità civili e militari, In linea di volo fervono i preparativi per la partenza degli ospiti.
Nelle luci che ormai vanno a calare di una giornata quasi estiva, i piloti che hanno accompagnato alla loro casa finale i 4 velivoli AMX International A-11 Ghibli dopo il phase out formale celebrato pochi giorni prima sulla base di Istrana, hanno già lasciato la base di San Damiano e il personale di terra prepara come sempre il rimessaggio dei 4 aerei.
Le taniche vengono smontate, la cisterna compie la sua ultima routine, si agganciano i push-back e infine il trattore spinge i velivoli verso l’hangar sancendo in maniera definitiva la fine di 35 anni di servizio di questo caccia leggero dallo sviluppo travagliato ma che alla fine è stato l’aereo più impiegato in assoluto in missioni estere raggiungendo livelli di affidabilità e disponibilità operativa davvero notevoli.
Giovedì 11 aprile 2024, data da ricordare anche per un altro evento: è tornato in volo dopo ben 10 mesi il bellissimo FIAT G-91R nel quadro di un programma di 10 voli per certificarne la navigabilità definitiva così come stabilito dall’ENAC.
Un volo nel tardo pomeriggio che ha portato il sorriso a tutti.
Ma noi ci rivedremo ancor, ci rivedremo un dì.
Arrivederci allor, fratelli, arrivederci, sì.[..]
E alla fine, il G-91 lo abbiamo rivisto in volo, quel “ci rivedremo un dì” è diventato realtà; era un ferrovecchio, è diventato un bellissimo uccello.
Ora, il compito del Distaccamento Aeroportuale di Piacenza e di Difesa Servizi Spa, la società in house del Ministero della Difesa che si occupa di gestire e valorizzare gli asset del Dicastero, sarà di portare gli elicotteri HH-212 e gli AMX preservati ad ottenere la certificazione civile ENAC in un iter complesso ma fondamentale per poterli rivedere in volo e in occasioni speciali dando così corpo e vita al “Flying Museum” il cui bellissimo percorso è ormai tracciato.
In chiusura, un brevissimo clip del rimessaggio dello special 51-34, emblema di ciò che si è compiuto in questo 11 aprile 2024.
Anche a noi è venuto il “magone”, quel groppo in gola che è venuto a molti di coloro che hanno volato e lavorato sull’AMX.
Si ringraziano Aviation Report, il Distaccamento Aeroportuale di Piacenza, l’Aeronautica Militare tutta e un sincero abbraccio e in bocca al lupo a personale e piloti del 51° Stormo e a chi lavora e lavorerà per rendere realtà solida il Flying Museum e ci permetterà di vedere nuovamente in volo le bellissime macchine che ospita.
Il servizio fotografico completo è disponibile sul nostro forum al seguente link:
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