Il traffico passeggeri per il Regno Unito rappresenta più o meno un sesto di tutti i movimenti dell'Aeroporto di Verona, mantenendo inalterato il suo secondo posto tra i mercati più importanti dopo quello nazionale.
Il 2023 si è chiuso in linea con i massimi di sempre con poco meno di 550mila passeggeri, terzo risultato di sempre dopo i circa 560mila del biennio 2018-2019. Rispetto a quel biennio si nota una tendenza che vede da una parte la diminuzione della quota del "sistema Londra" che passa dal 66 al 60% e una costante riduzione della componente charter a favore dei servizi di linea.
La perdita di passeggeri del "sistema Londra" è di circa 40mila unità ed è dovuto essenzialmente dalla riduzione delle frequenze di British Airways, dalla rinuncia da parte di WizzAir di proseguire il volo su Gatwick e altri fattori minori, solo in parte controbilanciata dall'aumento costante dei passeggeri di Stansted, ormai vicini alle 100mila unità.
Il traffico degli altri aeroporti è quindi passato dal 34 al 40% del totale, con nuovi record assoluti raggiunti da Stansted, Birmingham, Bristol e Newcastle in gran parte grazie allo sviluppo di rotte e frequenze da parte di Jet2 e in minima parte da incrementi in casa Ryanair.
Per il 2024 non si attendono grosse novità al di fuori della nuova rotta di Jet2 tra Verona e Glasgow e l'allungamento generale della stagione estiva della dinamica aerolinea britannica e qualche limitato aumento delle frequenze di Ryanair su Stansted e Birmingham.
Di seguito vi proponiamo le tabelle mensili dei voli di linea del 2023 e il confronto con i dati del 2019 .
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