La pubblicazione dei dati Assaeroporti di gennaio del traffico aeroportuale italiano evidenzia un'ulteriore crescita rispetto ai minimi degli ultimi due anni, ma con dati ancora lontani dal 2019, ultimo anno di attività piena prima della pandemia.
E Verona?
Per il nostro aeroporto la ripresa del numero dei movimenti è esattamente in linea con quella della media italiana, mentre per quanto riguarda il numero dei passeggeri l'incremento è decisamente inferiore alla media nazionale. Inoltre c'è da rimarcare che Verona è il peggiore tra gli aeroporti del Centro-Nord e il suo risultato si colloca vicino alle percentuali degli aeroporti del Sud Italia e delle Isole che, come noto, durante la pandemia hanno subito cali di traffico inferiori alla media e che quindi ora registrano percentuali di crescita più limitate.
Nelle prima tabella sono elencati i primi 25 aeroporti italiani per movimenti, con Verona si piazza al 17° posto appena sotto Treviso e appena sopra Lamezia Terme e Brindisi, mentre nella seconda tabella i suddetti 25 aeroporti sono classificati in base alla percentuale di aumento del numero dei movimenti rispetto all'anno precedente, con Verona che si piazza all'undicesimo posto con un incremento del 29%, lo stesso della media nazionale.
Come si può notare, a parte Milano Malpensa e Torino, gli aeroporti alle spalle di Verona sono tutti collocati nel Centro-Sud e nelle Isole.
Il fenomeno è ancora più evidente se si prende in considerazione la statistica dei passeggeri trasportati. Verona si colloca al 16° posto tra gli aeroporti trafficati, sempre sopravanzata da Treviso e seguita da Lamezia e Brindisi, ma la sua percentuale di aumento dei passeggeri del 60,6% è decisamente lontana dalla media nazionale (92,6%) e colloca il Catullo al 18° posto come percentuale di aumento, con alle spalle solo aeroporti del Sud e delle Isole.
Confrontando il dato dei movimenti di gennaio 2023 con quello di alcuni degli anni precedenti si nota che il ritardo rispetto al periodo pre-Covid va da un massimo del 45% del 2012 a un minimo del 15% circa rispetto al 2015. Il ritardo sul 2019 è ancora piuttosto ampio, con Verona che risulta aver perso un volo su quattro.
Il ritardo nel dato dei passeggeri è meno evidente e va dal -20% rispetto al 2012 a un +17% rispetto al 2015, segno di un evidente incremento del numero dei passeggeri trasportati per singolo movimento aeroportuale.
Il fenomeno sopra evidenziato è confermato dalla statistica dei passeggeri trasportati per singolo movimento, che registra aumenti notevoli che vanno dal +46% del 2012 al +35% del 2015. Ampio anche il miglioramento del dato rispetto al 2019 e al 2022.
Nell'ultima tabella si può notare come il traffico domestico si sia normalizzato e riportato ai livelli pre-Covid, mentre è ancora notevole il ritardo nel comparto internazionale.
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