di Marco Morbioli
Erano mesi, se non anni, che giorni prima non mi capitava di essere emozionato per una sessione di spotting. Ma questa non è una sessione di spotting ma, per noi militaristi (o presunti tali,
come il sottoscritto) è LA sessione di spotting per eccellenza.
Erano 4 anni che tentavo di organizzare questa giornata ma per motivi famigliari, di lavoro o pandemia varie non ci sono mai riuscito.
La sveglia suona alle 2.30 del mattino… in realtà, non ho chiuso occhio per nulla nell 3h precedenti nel letto… zero minuti di sonno..
Il viaggio da affrontare di 500km per raggiungere il punto di partenza del nostro passaggio in elicottero, l’aeroporto di Meiringen, si presenta già ostico per una mente fresca e riposata… Devo
ammetterlo, sono stato lì per desistere… ma no, ho raccolto tutte le mie forze mi sono messo in auto con a fianco il fidatissimo Paolone… 6h di viaggio esatte, eterne, infinite, tra passi a oltre
2200mt e deviazioni per cantieri dopo il tunnel del San Gottardo e pericolosa palpebra calante… Alle 9,10 esatte, però, varchiamo puntualissimi come un orologio svizzero (e non poteva essere
altrimenti) i cancelli della base militare.
Dopo il check in e un briefing (purtroppo tutto in tedesco), veniamo imbarcati a bordo del comodissimo e silenziosissimo (non è vero) Puma, che ci porta a circa 2.000mt…
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