A fine mese gli Aeroporti di Roma (Fiunicino e Ciampino) e del gruppo SAVE (Venezia, Treviso e Verona) abbandoneranno Assaeroporti per confluire nella nuova Associazione "Aeroporti 2030". I primi effetti si notano nella mancanza dei dati di Roma nelle tabelle di statistica del traffico aeroportuale messe a disposizione da Assaeroporti, mentre il sito ufficiale della nuova associazione non è ancora disponibile.
Senza Fiumicino e Ciampino riesce difficile fare una valutazione su scala nazionale e ci limitiamo a presentare la fotografia del mese di novembre 2021 rapportato allo stesso mese del 2019, dove si nota che molti aeroporti hanno quasi azzerato il ritardo dovuto alla pandemia e un paio hanno fatto addirittura registrare un dato migliore.
A novembre 2021 gli aeroporti più penalizzati rimangono quelli con una componente internazionale più marcata, come Malpensa, Venezia e Firenze. Verona rimane in fondo alla classifica con un -28.37% rispetto a novembre 2019. Notevole il recupero di Bergamo che si avvicina al milione di passeggeri non lontano dal risultato di Malpensa. La crisi di Venezia sembra senza fine, sopravanzata anche da Palermo e Bari.
Per Verona gl unici due dati posiitivi si riscontrano nel numero medio di passeggeri per volo, al massimo da sempre (segno che se ci sono i voli, questi si riempiono) e nel dato dei passeggeri nazionali che è il secondo migliore di sempre per il mese di novembre.
Il dato finale del 2021 viene rivisto leggermente in rialzo e dovrebbe situarsi tra i 1,45/1,50 milioni di passeggeri, con un ritardo del 60% rispetto al 2019 e un +30% rispetto al 2020.
Infine vogliamo ritornare sull'interessante dato del numero medio di passeggeri per movimento, un valore che permette di valutare, con una certa approssimazione, il coefficiente di riempimento degli aeromobili e quindi la risposta dell'utenza rispetto all'offerta di voli.
Il dato di Verona, ampiamente sopra la media nazionale degli aeroporti principali, sorprende fino ad un certo punto ed è il segno inequivocabile che i voli da e per il Catullo viaggiano pieni, soprattutto sulle tratte nazionali.
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