Con il passare delle settimane si va delineando quella che sarà l'offerta di voli e destinazioni dall'Aeroporto di Verona per la stagione invernale 2021-2022.
Dopo la robusta ripresa dei mesi estivi, trascinata quasi esclusivamente dal traffico nazionale verso il Sud, la prossima stagione si profila povera di frequenze e voli ad un livello tale che il consuntivo per il mese di novembre dovrebbe aggirarsi tra i 108mila ed i 130mila passeggeri, a fronte di una media mensile pre-Covid pari a circa 180mila passeggeri.
Con lo stop di diverse rotte stagionali o la cancellazione di altre, l'offerta di voli e frequenze sul mercato nazionale dovrebbe assestarsi, almeno per il mese di novembre, a 77 frequenze settimanali, cosi suddivise:
Le destinazioni servite scendono a dieci, con una media giornaliera di 11 partenze e gli unici servizi giornalieri che rimangono concentrati su Roma e la Sicilia. L'unica novità è rappresentata dal FlyLeOne che dovrebbe partire con un servizio su Pescara operato però da un piccolo aeromobile.
Come si noterà il 75% circa delle frequenze è concentrato su quattro aeroporti, Catania, Palermo, Napoli e Bari. Ryanair e Volotea si dividono (quasi) i tre quarti del totale delle frequenze.
Le rotte internazionali si possono riepilogare così:
Anche in questo caso quasi il 60% delle poche (48) frequenze settimanali sono concentrate su quattro aeroporti, Chisinau, Francoforte, Monaco e Tirana e le prime tre compagnie si aggiudicano quasi i tre quarti del totale delle frequenze.
Rimangno due i collegamenti giornalieri, entrambi operati dalla (Santa) Air Dolomiti.
In totale, quindi, le frequenze settimanali operate da Verona saranno 140, per un totale mensile di circa 1.200 voli, con un risultato potenziale che potrebbe oscillare tra i 108mila (90 passeggeri medi per volo) e i 132mila passeggeri (110 passeggeri di media).
Concludiamo con una tabella riepilogativa dei voli charter programmati da Verona che, al oggi, sono limitati a quelli offerti da Neos.
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