La crisi dell'aviazione commerciale si protrae ormai da quasi un anno, ma il mese appena passato è stato di gran lunga il peggiore da quando è iniziata la pandemia. Dopo la leggera ripresa autunnale, infatti, dalla fine del periodo natalizio quasi tutte le compagnie aeree hanno dato una decisa sforbiciata agli operativi, riducendo o addirittura chiudendo alcune tra le rotte più trafficate e redditizie.
L'Aeroporto di Verona ha subito la stessa sorte e, ad oggi, rimangono solo sei le rotte ancora attive per un totale di 14 frequenze settimanali per un potenziale di soli 2.000 passeggeri circa a settimana in entrata e altrettanti in uscita. Per il mese di febbraio, infatti, saranno operati solamente i voli per Palermo (Ryanair, 2 a settimana), Roma Fiumicino (Alitalia, 4), Mosca (S7, solo il sabato), Catania (Volotea, due a settimana), Francoforte (Air Dolomiti, 2) e Tirana (Air Albania, tre frequenze settimnali).
La ripresa di gran parte dei voli sospesi è prevista con l'introduzione dell'orario estivo, in programma il 28 marzo, ma alcune tratte sono inserite in calendario nelle prossime settimane. Ricordiamo che, vista la situazione, le date che vi mostriamo sono indicative anche se prese direttamente dai sistemi di prenotazione delle singole compagnie aeree. Le modifiche sono infatti frequenti e la certezza dell'effettuazione dei voli si avrà solo a ridosso delle date previste.
Come accennato la maggior parte de voli riprenderà da fine marzo, ma per le rotte stagionali, a meno di miracoli, ci si aspetta robuste variazioni e diverse cancellazioni.
Tra le nuove rotte ne troviamo alcune, come Catania e Bari di Wizzair, il cui inizio è stato posticipato da dicembre a marzo.
Un'occhiata finale alle rotte cancellate dove, rispetto all'ultima rilevazione, si sono aggiunte Edimburgo, Londra Luton e Manchester di Easyjet e Iasi di Wizzair, che è passata direttamente da nuova rotta a rotta cancellata.
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