Assaeroporti ha pubblicato i dati di traffico di settembre 2020 degli aeroporti italiani che, di fatto, confermano la profonda crisi mondiale del trasporto aereo causata dal calo di traffico a seguito della pandemia Covid-19.
A livello nazionale il calo del traffico, rispetto allo stesso mese del 2019, è di quasi il 70%, con un calo meno vistoso nel comparto nazionale (-46%) e più pronunciato nel settore internazionale (-81% circa). A livello di singolo aeroporto si conferma che, a soffrire di meno, sono gli aeroporti delle isole e del sud che, grazie al traffico interno, registrano cali vicini al 50%. I cali maggiori si registrano invece nei due principali aeroporti (Fiumicino e Malpensa), fortemente penalizzati dal crollo del traffico internazionale.
Per quanto riguarda l'Aeroporto di Verona si può notare che il calo nel traffico nazionale (-25.7%) è nettamente migliore della media nazionale (-46.0%) e secondo dopo Torino (Venezia ha il dato "sporcato" dalla chiusura di Treviso, vedi statistica a margine per i dati reali). Male, invece, l'internazionale, con una percentuale in linea con la media nazionale nonostante su alcune tratte si siano registrati coefficienti di riempimento notevoli (Londra Gatwick 67%, Londra Heathrow 85%, Birmingham 70% e Manchester 74%). E' corretto ricordare però che, a differenza di alcuni scali nazionali, l'Aeroporto di Verona ha osservato un periodo di chiusura totale di circa due mesi.
Il progressivo da inizio anno conferma che la perdita di traffico a fine anno si posizionerà ad oltre il 70% rispetto all'anno precedente. Bergamo si appresta a perdere il podio nazionale a favore di Catania, aeroporto sul quale si è posata l'attenzione di tutte le compagnie low cost operanti in Italia.
Verona si appresta a chiudere il 2020 con un totale di traffico passeggeri tra i 1,2 e 1,3 milioni di passeggeri, con un calo rispetto all'anno precedente tra il 60 ed il 70%. Molto dipenderà dal programma voli nazionali di fine anno.
In leggera contrazione, ma ancora piuttosto alto, il numero medio di passeggeri per movimento che rimane ancora sopra i 100, con un calo rispetto all'anno precedente che si mantiene attorno al -15%.
Sui dati progressivi c'è poco da commentare.
Anche la statistica per settori di mercato conferma la tenuta del traffico nazionale e il calo vistoso dell'internazionale. Ma gli aerei non viaggiano vuoti, e questo è l'unico dato positivo in un anno davvero terribile.
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