Assaeroporti ha pubblicato i dati di traffico di novembre degli aeroporti italiani che vedono, a livello globale, una crescita di circa il 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Verona chiude in controtendenza con un calo di circa il 2% rispetto a novembre 2019. Preoccupa, e non poco, il -14% del dato dei passeggeri diretti e provenienti dall'Unione Europea, uno dei comparti più remunerativi per gli aeroporti e per tutto l'indotto.
SCENARIO NAZIONALE
I primi 20 aeroporti italiani registrano un dato stabile sul traffico nazionale mentre sale di quasi il 5% il traffico internazionale. Le percentuali più interessanti riguardano proprio questo comparto, con alcuni aeroporti che migliorano con un dato a doppia cifra. Gli unici aeroporti con un segno rosso sono Torino, colpito da una crisi che si trascina ormai da diversi mesi, Treviso, che ha subito il trasferimento di alcuni voli Ryanair a Venezia e Verona. Lamezia non fa testo, visto l'esiguo numero di passeggeri internazionali transitati.
Per la prima volta Verona viene sorpassata da Brindisi che migliora il dato del 2018 del 16%. Il Catullo si piazza al 19simo posto, dato peggiore degli ultimi mesi, superato anche da Lamezia Terme e Firenze che cresce di quasi il 12%.
I DATI DI VERONA - MOVIMENTI
Per il quindi mese consecutivo il totale dei movimenti di aeromobili (esclusa aviazione generale) cala rispetto allo stesso periodo del 2018. Il dato di novembre è il peggiore del 2019, con un calo di oltre il 6% rispetto all'anno precedente di del 16% rispetto al dato del 2012. Vengono quindi a mancare poco più di 100 movimenti rispetto al novembre 2018.
I DATI DI VERONA - PASSEGGERI
Dopo il buon dato di ottobre, con una crescita superiore al 7%, il novembre del Catullo si chiude con un calo di circa il 2.3%, risultato ancora lusinghiero rispetto ai minimi del triennio 2013-2015, ma che segna una indubbia inversione di tendenza (anche a settembre i passeggeri furono in calo). Cruciale sarà la prossima rilevazione, quella di dicembre, che visti i dati preliminari non si presenta positivamente.
La chiusura del 2019 dovrebbe attestarsi a circa poco più di 3,6 milioni di passeggeri, ben lontani da quei "quasi" 4 milioni dichiarati poche settimane fa dalla società di gestione.
I DATI DI VERONA - PASSEGGERI PER MOVIMENTO
Si consolida mese dopo mese il record del 2019, che vedrà un risultato consuntivo di quasi 125 passeggeri medi per movimento, 7/( in più rispetto all'anno precedente. L'incrocio tra i dati dei movimenti e i dati dei passeggeri evidenzia che l'aumento di questi ultimi rispetto al 2018 è dovuto essenzialmente all'aumento del coefficiente di riempimento e all'utilizzo, da parte delle compagnie aeree, di aeromobili più capienti.
I DATI DI VERONA - PROGRESSIVO A NOVEMBRE 2019
A conferma di quanto scritto in precedenza, il dato progressivo dei primi undici mesi del 2019 vede una aumento dei movimenti di solo lo 0,50% (circa 130 movimenti) a fronte di un aumento dei passeggeri di circa il 5,2%. I primi dati di dicembre non sono incoraggianti, e la chiusura con il segno più o con il segno meno del dato dei movimenti dipenderà essenzialmente dal traffico straordinario di fine anno (aumento delle frequenze per le isole, charter della neve, ecc...).
I DATI DI VERONA - SERIE MENSILI
Lo sviluppo delle serie mensili evidenzia che il dato finale del 2019 costituirà il record assoluto del traffico passeggeri per il Catullo, superando quindi il precedente primato di 3,50mln di passeggeri conseguito nel lontano 2007.
I -DATI DI VERONA - ANALISI PER COMPARTO
L'analisi dei singoli comparti del traffico passeggeri evidenzia che l'unico segno positivo è localizzato nel dato dei voli nazionali che crescono con una percentuale inferiore all'1% e del traffico extra Unione Europea che conferma la sua costante crescita (+3,9%).
Quest'ultimo dato non è però sufficiente a sostenere il traffico internazionale che cala globalmente di oltre il 6%, con un crollo verticale nel traffico verso l'Unione Europea e segna un preoccupante -14% sul mese ed un -1,6% nel consuntivo dei primi undici mesi. Il brutto dato è diretta conseguenza del calo di circa il 4% dei movimenti (-7,40% a novembre), decremento che però è comune a tutte le componenti, anche sul nazionale.
I DATI DI VERONA - ANALISI PER COMPAGNIA e COMPARTO
Nel mese di novembre l'Aeroporto di Verona ha messo a disposizione dei passeggeri circa 232mila posti, dei quali circa il 47,3% da compagnie low cost, il 41,7% dalle compagnie tradizionali e l'11% dalle compagnie charter.
A livello di singola compagnia il podio va a Volotea (22,6%) del totale, Air Dolomiti (14,4%) e Alitalia (13,6%) che, insieme, costituiscono il 50% dell'offerta totale del Catullo.
I dati della tabella precedente sono stimati in base al programma voli del Catullo e non tiene conto di eventuali cambi di aeromobili o cancellazione di voli, per cui sono da considerarsi vicini alla realtà ma non esatti al centesimo.
La media dei posti messi in vendita per movimento di novembre si attesa sui 157 (156 in ottobre), mentre il coefficiente medio di riempimento si stima sia stato vicino al 74%, con un calo di quattro punti rispetto a ottobre 2019. A livello dei singoli comparti si registra un coefficiente dell'81,5% sul nazionale (84,7 in ottobre), 68% sui voli entro UE (70,5) e 69.1 per i voli extra UE (79% in ottobre).
SUDDIVISIONE TRAFFICO PASSEGGERI PER COMPAGNIA - TUTTE LE COMPAGNIE
SUDDIVISIONE TRAFFICO PASSEGGERI PER COMPAGNIA - COMPAGNIE TRADIZIONALI
SUDDIVISIONE TRAFFICO PASSEGGERI PER COMPAGNIA - COMPAGNIE LOW COST
SUDDIVISIONE TRAFFICO PASSEGGERI PER COMPAGNIA - COMPAGNIE CHARTER
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