LO SCENARIO NAZIONALE
I dati di Assaeroporti, relativi al traffico passeggeri e merci degli aeroporti italiani, evidenzia un ottobre da record per il Catullo.
I circa 277mila passeggeri transitati da Verona sono infatti il miglior risultato di sempre del decimo mese dell'anno, ma alla base del buon dato c'è solo un aumento del numero dei passeggeri per volo, visto che i movimenti degli aeromobili sono in calo. Un calo che, tra l'altro, pare colpire tutti gli aeroporti in area SAVE, compresa Venezia.
I dati di Milano Malpensa sono ancora sporcati dal traffico dirottato dalla chiusura di Linate, mentre Torino conferma la sua profonda crisi. Crescono quasi tutti gli aeroporti che, negli ultimi anni, si sono dimostrati più performanti, come Bergamo, Bologna, Napoli, Cagliari e Firenze. A livello generale il comparto nazionale cala vistosamente (-7%), mentre sull'internazionale c'è ancora un segno positivo.
Il dato dei movimenti si riversa quasi automaticamente sui dati dei passeggeri, con una conferma del calo del settore nazionale ed un aumento sensibile dell'internazionale. Migliora il coefficiente di riempimento degli aeromobili e quindi le percentuali del dato dei passeggeri sono migliori di quelle relative al dato dei movimenti.
Nel comparto internazionale sono molte le crescite a doppia cifra e solo due aeroporti (Pisa e Torino) mostrano un segno negativo. Impressiona la costante e massiccia crescita di Napoli, Bologna, Firenze, Bari, Palermo e Catania, mentre Cagliari migliora di oltre il 40%.
Un ulteriore analisi del dato del traffico passeggeri internazionali evidenzia come il nostro aeroporto sia a crescita zero nel comparto entro l'Unione Europea e che quindi l'aumento del 10,6% sia tutto da imputare al miglioramento del dato extra Unione Europea.
Verona rimane nelle prime posizioni, invece, nel traffico extra UE e questo grazie al buon risultato dei voli per Mosca e per le altre destinazioni dell'est e per un certo risveglio dell'attività charter di lungo raggio.
L'AEROPORTO DI VERONA
Per il quarto mese consecutivo il dato dei movimenti è peggiore rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre rispetto al 2012 il calo è di oltre l'8%. Siamo comunque ben sopra ai minimi del 2015, anche se il recupero pare ora fermarsi.
Come già evidenziato in apertura, l'ottobre del 2019 è il migliore di sempre per il Catullo, con un incremento del 7,5% rispetto al 2018 e di oltre il 30% rispetto al 2012. Rispetto al minimo del 2013 la crescita è del 60%.
L'effetto congiunto della stasi nello sviluppo dei movimenti e la crescita dei passeggeri si nota nel dato del numero medio di passeggeri per volo, salito di quasi l'8% rispetto all'anno scorso e del 43% rispetto al 2012. Ad ottobre hanno viaggiato mediamente oltre 119 passeggeri per volo, con un aumento di 8.69 rispetto ad ottobre 2018. Questo miglioramento ha portato circa 20mila passeggeri in più, esattamente pari all'incremento registrato rispetto all'anno scorso.
I dati progressivi dei primi dieci mesi del 2019 evidenziano ancora un residuo incremento dei movimenti rispetto al 2018, grazie soprattutto alla dote dei primi due mesi dell'anno, mentre il dato dei passeggeri viaggia ad un +5,6% che dovrebbe portare il dato finale dell'anno a superare di poco i 3,6milioni di passeggeri, con un ritardo di circa il 10% sull'ipotesi di sviluppo riportata nel Masterplan del 2015.
La scomposizione dei dati del traffico del Catullo conferma quanto evidenziato in precedenza, con un aumento del traffico generato quasi essenzialmente dal miglioramento del numero medio di passeggeri per volo, visibile in tutti i comparti presi in considerazione.
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