I dati di traffico passeggeri tra Verona e gli Aeroporti del Regno Unito, riferiti al mese di luglio 2019, hanno fatto registrare un buon risultato con un aumento di circa il 5% rispetto allo stesso mede dell'anno precedente.
L'incremento permette di colmare il disavanzo registrato nel progressivo dall'inizio dell'anno, con i dati che ora sono quasi allineati a quelli del 2018.
Il Regno Unito, da sempre punto di forza dell'offerta di voli da Verona, si conferma un mercato reattivo ed effervescente nonostante i timori derivanti dalla Brexit. Gli alti coefficienti di riempimento registrati a luglio chiariscono che c'è ancora spazio per sviluppare voli e frequenze.
Come evidenziato in tabella, a luglio sono transitati da Verona quasi 79mila passeggeri provenienti o diretti nel Regno Unito, con un aumento del 5,13% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. L'aumento è ben distribuito tra linea (+4,84%) e charter (+6,24%).
Nel dettaglio i risultati più interessanti vengono dai servizi di linea, con progressi a doppia cifra per Birmingham (+44%), East Midlands (+31%) e Edimburgo (+25%), ma in generale tutti gli aeroporti serviti da Jet2 crescono con percentuali importanti.
Abbiamo stimato i coefficienti di riempimento e sono, in taluni casi, piuttosto sorprendenti. Birmingham, servita a luglio da 13 frequenze (26 voli) da Jet2 e Ryanair, ha fatto registrare un Load Factor del 94%, seguita da Stansted e Leeds Bradford con il 92%, Manchester con il 90% e East Midlands e Edimburgo con l'88%.
Nel mese di luglio, grazie ad un dirottamento da altro scalo per maltempo, risulta censito un volo su Londra Heathrow, sogno quasi irraggiungibile per i viaggiatori veronesi.
Nel charter non si notano grossi movimenti ad eccezione del +20% fatto registrare da Glasgow grazie ai tre voli del sabato operati dal gruppo British Airways.
Grazie ai buoni dati di luglio il consuntivo dei primi sette mesi del 2019 vede un recupero quasi completo rispetto ai ritardi accumulati nei mesi precedenti.
Rispetto allo stesso periodo del 2018 si notano dati "in rosso" nelle due destinazioni servite da FlyBe (Cardiff e Southampton) causati dalla crisi che ha colpito la compagnia inglese. Verde diffuso, invece, sulle rotte servite da Jet2 e su alcune destinazioni charter. Inaspettato il calo di quasi il 5% su Londra Gatwick, solo parzialmente controbilanciato da un aumento su Stansted.
Le prospettive per la seconda metà del 2019 e per il 2020 sono buone. Il Regno Unito è l'unico mercato che vede un aumento di capacità costante rispetto agli anni precedenti. Nella stagione invernale 2019/2020 esordiranno due nuove rotte di Easyjet su Edimburgo e Manchester e sempre su Manchester la compagnia Jet2 estenderà l'operatività estiva anche alla stagione invernale.
Nonostante la mancata riattivazione della Luton-Verona di Wizz air, la stagione invernale 2019/2020 avrà cinque frequenze settimanali e due rotte in più rispetto alla stagione precedente. Per quanto riguarda l'estate 2020, in caso di conferma delle due rotte di FlyBe (ancora in sospeso), le frequenze settimanali saliranno a 62 conto le 58 della S19 e ciò nonostante la chiusura della Verona-Birmingham di Ryanair.
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