Riprendiamo, dopo la (breve) pausa estiva, la pubblicazione delle notizie riguardanti l'Aeroporto di Verona. Oggi commenteremo i i dati di traffico di giugno 2019, che ha visto l'Aeroporto di Verona superare i 400mila passeggeri, dato migliore degli ultimi dieci anni, ma ancora sotto i livelli record del 2008.
L'aumento di circa l'8% rispetto allo stesso mese del 2018 soddisfa dal punto di vista numerico, ma il nuovo deludente dato dei passeggeri verso l'Europa soffoca ogni entusiasmo e contrasta decisamente con gli aumenti anche a doppia cifra di alcuni tra gli scali italiani della stessa dimensione del Catullo.
Nel mese di giugno sono transitati da Verona circa 415mila passeggeri, dato migliore dal 2009 ad oggi, ma ancora sotto il record del 2008 che fu di circa 425mila passeggeri. L'aumento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente è del 7,8% circa e del 32% rispetto al dato del 2015, con un aumento medio annuo, quindi, di circa l'8% nell'ultimo quadriennio.
Il numero di movimenti è passato dai 3.121 del 2018 ai 3.262 del 2019, con un aumento quindi del 4,5%. In questo caso, però, il dato di giugno 2019 è ancora minore rispetto a quello del 2012 e lontanissimo dai dati migliori dell'ultimo ventennio, con punte che toccarono i 4.300.
L'effetto combinato della crescita dei passeggeri di circa l'8% e della crescita dei movimenti di una percentuale minore (4,5%) fa quindi evidenziare un ulteriore aumento del numero di passeggeri per movimento, dovuto essenzialmente a due fattori: l'aumento di capacità in tema di aeromobili per alcune compagnie e dell'aumento del coefficiente di riempimento medio degli stessi. Il dato di giugno 2019 è infatti pari a 127,33 passeggeri per movimento, con un aumento rispetto all'anno precedente del 3,13% e rispetto al 2012 di quasi il 19%.
Il dato progressivo dei primi sei mesi del 2019 si attesta quindi a circa 1,6mln di passeggeri, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2018 del 7,6%, mentre i movimenti aumentano di circa il 3,7%.
Il dato dei passeggeri è il secondo migliore di sempre per il Catullo, superato solo dal progressivo a giugno 2008 che segnò 1,63mln di passeggeri. In altri due casi, a metà anno, i passeggeri transitati da Verona superarono il milione e mezzo, nel 2007 (1,51mln) e nel 2011 (1,50mln).
Ritorniamo per un attivo alle noti dolenti delle statistiche di giugno, quelle relative al traffico passeggeri verso i paesi dell'Unione Europea, il mercato storicamente più importante per il Catullo.
L'ultima tabella svela che l'aumento dell'8% dei passeggeri nel mese di giugno 2019, pari a circa 31mila unità, è da imputarsi per il 50% allo sviluppo del traffico domestico (a sua volta notevolmente influenzato dall'aumento del numero di passeggeri per movimento) e per il 50% dall'aumento dei transiti verso i paesi extra UE grazie al buon risultato dei voli verso la Russia e di un certo risveglio nel traffico charter verso il bacino del Mediterraneo.
Il numero dei passeggeri trasportati su voli nazionali sale a giugno del 12% circa, portando il dato da inizio dell'anno a +13%, mentre l'internazionale globale sale di circa il 5,3% (4,74% da inizio anno). Per questa componente, mentre il traffico extra UE registra un +21% sul mese e del +14,5% da inizio anno, la parte verso l'Unione Europea è leggermente positiva a giugno (+0,7%) ma ancora negativa nel primo semestre (-0,5%).
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