La pubblicazione, da parte di AENA, dei dati di marzo del traffico passeggeri da e verso la Spagna ci offre lo spunto per qualche breve ragionamento sullo stato dei collegamenti tra l'Aeroporto di Verona e la penisola iberica.
Un mercato, quello spagnolo, che nel "lontano" 2003 movimentava oltre 260mila passeggeri e si poneva al primo posto nella classifica delle destinazioni estere del Catullo. Movimentava...
Ma i tempi sono cambiati, e cambieranno ancora. In peggio.
Andiamo con ordine.
Nel mese di marzo 2019 sono transitati dal Catullo circa 8.500 passeggeri, con un calo del 18% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Il progressivo dei primi tre mesi del 2019 vede, complessivamente, un calo del 26%, con 23.636 passeggeri contro i 31.989 del 2018.
Tutte le rotte sono in rosso, sia se si prende in considerazione il singolo mese (fa eccezione Barcellona, ma con numeri insignificanti) che il progressivo annuo. Soffrono di più le rotte charter verso le Canarie. con Fuerteventura che cala del 78%, Gran Canaria del 21% e Tenerife Sud del 48%. Si tratta di un fenomeno isolato e circoscritto a Verona, visto che negli altri aeroporti si segna un aumento di traffico verso le Canarie o, quantomeno, una tenuta del dato.
Cali, ma molto più contenuti, per le due uniche rotte di linea del Catullo, Madrid e Siviglia. Madrid cala nel mese del 15% circa (vedremo poi perché), con un calo dall'inizio dell'anno del 2,5%, mentre Siviglia cala nel mese del 4% e del 2 e spiccioli dall'inizio dell'anno. Anche in marzo, come già avvenuto nei due mesi precedenti, sono ottimi i dati di riempimento, con Madrid che si assesta a circa l'86% e Siviglia che viaggia oltre il 91%.
Il calo di Madrid di marzo è determinato anche dal fatto che, con l'ultima rotazione del 28 marzo scorso, si è conclusa l'avventura di Ryanair su questa rotta da oltre 35mila passeggeri annui, ma che nel passato (2007) fu capace di movimentare oltre 60mila passeggeri. In prossimità della sospensione della rotta il calo di prenotazioni è fisiologico, e così è stato anche per Madrid.
Il dato prospettico del 2019, per quanto riguarda il traffico sulla Spagna, si preannuncia disastroso, sia alla luce della conclusione del servizio su Madrid (parzialmente sostituito da Air Nostrum solo nel mese di agosto), sia alla luce del calo del traffico charter, da sempre punto di forza dell'Aeroporto di Verona.
Ma le brutte notizie non finiscono qui. Con l'orario invernale pare concludersi anche l'esperienza di Ryanair su Siviglia, rotta da quasi il 92% di riempimento, visto che attualmente non risulta riproposta nel tabellone delle prenotazioni della compagnia irlandese. Questa ulteriore decisione di Ryanair, forse dettata dalla conclusione dell'accordo quadriennale stipulato nel 2015 tra il Catullo e la compagnia, priverà il Catullo di un'altra rotta da oltre 36mila passeggeri.
Senza contare che, da anni, manca un collegamento con Barcellona, una delle rotte più richieste e utilizzate da tutti gli aeroporti italiani. Nel 2018 il traffico dall'Italia alla città catalana ha raggiunto i 4,5milioni di passeggeri, 1,3 dei quali da Fiumicino, 800mila da Malpensa, 500mila da Venezia, 400mila da Napoli e 350mila da Bergamo e Bologna.
Di fatto il Catullo, a partire da fine ottobre, rimarrà senza rotte dirette sulla Spagna, ad eccezione dei servizi stagionali estivi di Volotea sulle Baleari che, salvo ulteriori sorprese, dovrebbero essere riproposti anche per il 2020.
E' lecito quindi aspettarsi un dato finale del 2019 del traffico con la Spagna sotto i 200mila passeggeri, numero che fu raggiunto e superato per la prima volta già nel lontano 2000 (vedi tabella seguente).
Dopo aver dato l'Auf Wiedersehen a Berlino e Adieu a Parigi, l'Aeroporto di Verona si appresta a dare l'addio ad un'altra capitale europea. Adios Madrid. Adios Espana.
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aldo (mercoledì, 10 aprile 2019 19:40)
E'grave quanto succede. Forse, ancor di più è grave la demolizione di 240 metri di pista strutturata in testata 04 per far posto alla RESA e questo nel disinteresse di tutti. In questo modo si è cancellata ogni possibilità futura di allungamento della pista a 3300 metri, come era previsto dal piano Bassetti. Cosa ne pansa Piti spotter club?