Sono stati pubblicati in data odierna da Assaeroporti le statistiche di febbraio del traffico passeggeri e merci dei principali aeroporti italiani. A livello nazionale il traffico passeggeri cresce globalmente del 5,8% (+5,4% da inizio anno), mentre il dato diviso per destinazioni vede la componente nazionale crescere del 4,6% (3,7% da inizio anno) e quella internazionale del 6,5% (6,3%). Cala ancora in cargo, con febbraio che si ferma ad un -5,6% e trascina ad un -7,3% il dato da inizio anno. Purtroppo la limitata profondità delle statistiche di Assaeroporti non permettono analisi particolari su rotte e vettori e si fermano ad un quadro generale del traffico aereo.
Questa la situazione a livello nazionale.
A febbraio 2019 sono solo due gli aeroporti che superano in milione di passeggeri, Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Notevole il trend di crescita di quest'ultimo, unico aeroporto assieme a Cagliari e Lamezia Terme che migliora con un dato a due cifre rispetto al primo bimestre dell'anno scorso. A febbraio si notano incrementi oltre il 10% anche per Napoli e Palermo, mentre gli unici due dati negativi si registrano a Milano Linate e Roma Ciampino dove, come noto, esiste un limite di legge al numero di voli.
Le percentuali di crescita più vistose si registrano nel traffico internazionale, grazie soprattutto al lancio di un numero notevole di nuove rotte da parte delle low cost ed alla crescita generalizzata del trasporto aereo. Ne beneficiano soprattutto il Sud e le isole, con Cagliari che cresce del 65%, Palermo del 38% e Brindisi del 23%.
L'Aeroporto di Verona si piazza al sedicesimo posto della classifica nazionale, con un incremento a febbraio del 9% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso e un miglioramento nel primo bimestre dell'8,3%. Il dato positivo è prodotto unicamente della crescita del traffico nazionale, mentre l'incremento del traffico internazionale si ferma ad un preoccupante +1,5%, con il dato di traffico da aeroporti dell'Unione Europea che si incrementa solo dello 0,5%.
Gli altri due aeroporti del gruppo SAVE registrano sull'internazionale dei dati di gran lunga migliori di quelli di Verona; Venezia cresce del 6% circa e Treviso dell'8%.
A febbraio 2019 sono transitati a Verona un totale ci circa 191mila passeggeri, con un incremento del 9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Si tratta del miglior risultato dal 2013 ad oggi, ma rimane lontano il record di 202mila passeggeri fatto registrare nel 2012. Il dato è in linea con il mese di gennaio, con un transito giornaliero medio di circa 6.700 passeggeri. Il recupero dai minimi del 2012 è pari a circa il 20%, ma con una media annua piuttosto bassa e pari a circa il 3,5%.
Il numero dei movimenti cresce con una percentuale simile a quella del passeggeri (8,95%), ma il divario con miglior risultato storico è molto più pesante e si attesta a un -25% circa. La media giornaliera è pari a circa 60 movimenti (poco più di tre all'ora), in linea con il mese precedente.
La media di passeggeri su movimenti, pari a circa 115, è in linea con quella dell'anno precedente e del mese precedente e mantiene il trend di crescita, con un miglioramento rispetto al 2012 di circa il 25%. Come più volte ricordato, il dato deriva da un aumento graduale della dimensione degli aerei e da un incremento generalizzato dei coefficienti di riempimento.
Il dettaglio dei dati dell'Aeroporto di Verona evidenzia una marcata crescita del traffico nazionale ed una limitata crescita del traffico internazionale, ben sotto alla media nazionale. Le statistiche dei movimenti rispecchiano quelle dei passeggeri.
Il dato dei passeggeri per movimento è, in pratica, simile a quello del febbraio 2018. Evidente, invece, l'aumento della componente nazionale a discapito di quella internazionale, dato già registrato a gennaio 2019.
Concludiamo con il riassunto dei dati mensili a partire dal 2000 al 2019, con in neretto il dato migliore di ogni singolo mese.
Riassumendo, si ha la percezione che la vocazione internazionale dell'Aeroporto di Verona non sia adeguatamente valorizzata e che l'offerta si sia focalizzata unicamente sul mercato inglese e russo. Sono davvero troppe le nazioni che mancano dal tabellone delle partenze del Catullo, ed alcune di esse hanno un notevole potenziale che nessuno può negare.
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