Assaeroporti ha pubblicato ieri i dati di traffico di novembre 2018 degli Aeroporti Italiani che confermano il trend di crescita registrato negli ultimi mesi. Il traffico totale di novembre, a livello nazionale, è cresciuto rispetto allo stesso mese del 2017 dell'8,9% con la componente internazionale che sale del 10% e quella nazionale del 7,5%. Dall'inizio dell'anno l'incremento del totale di attesta ad un +5,7%, trascinato dal dato sul traffico internazionale (+7,1%) che evidenzia una crescita più che doppia rispetto a quello nazionale (+3,1%).
Gli aeroporti più trafficati sono stati Roma Fiumicino (3,07mln, +8,5%), Milano Malpensa (1,82mln, +13,9%), Bergamo (959mila, +6,8%), Milano Linate (728mila, +0,5%), Venezia (703mila, +9,4%), Bologna (669mila, +14,8%), Catania (660mila, + 11,6%) e Napoli (652mila, +11,0%). L'Aeroporto di Verona scivola al 18° posto, pur con una crescita del 18%, alle spalle di Firenze e di Lamezia Terme. L'altro aeroporto della galassia SAVE, Treviso, registra 266mila passeggeri con un incremento di circa il 7%.
In tema di movimenti (decolli ed atterraggi) il podio degli aeroporti più in crescita va a Lamezia Terme con un +19,2%, seguita da Catania con +17,6% e Cagliari con +16,6%. Aumenti a doppia cifra anche per Malpensa (+13,5%) e Venezia (+10,5%), mentre il dato complessivo nazionale si livella ad un +7,6%. Verona si piazza al diciassettesimo posto con un incremento del 6,1%.
AEROPORTO DI VERONA
Il mese di novembre si chiude con un totale di passeggeri (esclusa aviazione generale) pari a 178.697, con un incremento rispetto allo scorso anno del 18,1%. Diversamente da quanto riportato sul comunicato stampa dell'Aeroporto non si tratta di un nuovo record assoluto, in quanto nel 2007 e nel 2011 i risultati furono molto simili, ma leggermente superiori.
Come si può notare dalla tabella a fianco il record assoluto per il mese di novembre è stato registrato nel 2007. Quello che è interessante notare è come sia cambiato lo scenario che ha contribuito ai dati dei singoli mesi.
La suddivisione del passeggeri per provenienza evidenzia un progressivo calo del traffico nazionale che è passato dal 50,5% dei totale al 47%, mentre la componente internazionale è cresciuta di circa quattro punti percentuali. Tale tendenza ha registrato una variazione negli ultimi tre esercizi (2015-2017), con il traffico nazionale in rimonta rispetto a quello internazionale.
Il dato più evidente è il vistoso calo del numero dei movimenti, sceso del 37% da circa 2.597 a 1.637, dato trascinato dai movimenti verso l'Unione Europea che, dal 2007 ad oggi, si è più che dimezzato.
L'adozione di aeromobili più capienti (Air Dolomiti da ATR e BAe a E195, Volotea da B717 a A319, ecc...) ha determinato un evidente aumento del numero medio di passeggeri trasportati su volo, passati dai 70 del 2007 ai 108 del 2018, con la componente internazionale (e verso UE in particolare) che cresce maggiormente rispetto a quella nazionale. Al dato ha anche contribuito il miglioramento del coefficiente di riempimento, passato a livello mondiale dal 77,3% del 2007 all'81,9% del 2018.
La tabella a fianco riassume i dati di novembre 2018 confrontati con lo stesso mese dell'anno scorso.
La componente nazionale, cresciuta del 32%, risente anche della suddetta migrazione di Volotea dal Boeing 717 all'Airbus A319, con capienza aumentata di circa il 20%. L'aumento dei movimenti è infatti minore (20%).
L'unico dato negativo, ma significativo, di novembre è quello dei passeggeri con destinazioni entro UE, che cresce solo di uno 0,5% e che vede calare i movimenti di circa il 5%. Al contrario il traffico verso paesi extra UE sale del 23%, con movimenti aumentati del 30%, grazie soprattutto ai 60 movimenti mensili aggiuntivi contabilizzati dopo il lancio del volo di Aeroflot tra Verona e Mosca. Per effetti di quanto sopra descritto, la quota di traffico nazionale sul totale aumenta di tre punti percentuali e, nel dettaglio, i voli verso UE calano di circa sei punti.
Nelle prossime tre tabelle sono descritti i dati mensili dal 2012 al 2018, con relative percentuali di crescita anno su anno e rispetto al 2012.
Se saranno confermate anche per dicembre le percentuali di crescita dei primi undici mesi, il risultato finale del 2018 del Catullo dovrebbe attestarsi a circa 3,46/3,50mln di passeggeri.
Il trend al ribasso del numero dei movimenti è confermato anche dalla prima tabella, con il numero dei decolli ed atterraggi del 2018 ancora nettamente sotto il dato del 2012. Evidente, invece, la crescita del numero di passeggeri per movimento. Tali tendenze sono ancora più evidenti nella seguente tabella con i consuntivi annuali.
Rispetto ai massimi del 2007 l'Aeroporto di Verona ha perso circa diecimila movimenti, soprattutto nel traffico internazionale, fenomeno solo parzialmente mitigato dall'aumento del numero dei passeggeri trasportati per movimento. Il mantenimento del numero dei movimenti, associato al suddetto aumento, avrebbe portato l'Aeroporto di Verona ad un dato consuntivo di passeggeri superiore ai 4,3mln. I grafici sono chiari.
Lo stesso dato, ma su base mensile, evidenzia che di fronte ad un tendenziale recupero dai minimi dei mesi di maggior traffico (luglio e agosto) si registra invece un calo dei movimenti nei mesi "morti" (da novembre a febbraio), accentuando ancora di più il carattere prettamente stagionale del traffico aeroportuale di Verona.
Anche nel traffico nazionale, fino al 2010 caratterizzato da una minore componente stagionale, negli ultimi anni ha visto distanziarsi nettamente la distanza tra i movimenti dei mesi migliori e dei mesi peggiori, ed ora la curva assomiglia molto a quella della componente internazionale, da sempre causa principale della stagionalità.
Concludiamo con la tabella aggiornata della situazione voli delle stagioni W18/19 e della S19. Rispetto all'ultima rilevazione si registra l'introduzione della seconda rotta Easyjet (Verona - Amsterdam) e l'annuncio del probabile ritorno del gruppo IAG sulla Verona - Madrid, che da agosto 2019 dovrebbe essere operata da Air Nostrum, sussidiaria di Iberia.
Rispetto alla stagione scorsa rimangono da confermare i servizi di Ernest (Bucarest, Iasi e Tirana), Alitalia (Cagliari), Finnair (Helsinki) e Cyprus (Larnaca).
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