Rortos è un marchio famoso a livello mondiale nel settore del flight simulators per aver creato, sviluppato e pubblicato numerosi prodotti di intrattenimento dedicati al mondo del volo virtuale, quali Carrier Landings, Extreme Landing, Blue Angels e, per ultima, l'applicazione dedicata alle Frecce Tricolori.
Non tutti sanno, però, che Rortos è un'azienda italiana, e per la precisione veronese, nata dal genio di Roberto Simonetto, da sempre appassionato di ogni cosa che vola.
Roberto ha gentilmente concesso al PSC una breve intervista, dove descrive se stesso, la sua azienda e, soprattutto, i suoi sogni.
1. Buongiorno, Roberto: Chi è Roberto Simonetto?
Mi descriverei come brillante, molto curioso e di chiara ed inaffondabile impostazione scientifica.
Il mio percorso accademico è stato piuttosto strano, più vicino alla chimica ed alla biologia inizialmente: sono laureato in Biotecnologie con studi in bioinformatica; nel corso degli anni poi la componente “informatica” ha preso decisamente il sopravvento.
Sono passato attraverso consulenza ICT per conto di una importante società italiana di Milano ed infine la vera avventura: dal 2012 ho fondato la Rortos, azienda che porta il mio Call Sign e che si dedica allo sviluppo di simulatori di volo per mobile.
Una attività nata per gioco, nel vero senso della parola, e con la quale sono riuscito a riunire buona parte delle mie passioni.
2. Cosa nasce per prima in lei, la passione del volo o la passione del gioco di simulazione?
Prima la passione del volo! Nata a bordo di un F-104 in occasione di una giornata aperta all’aeroporto militare di Verona Villafranca. Avevo pochi anni ma ricordo molto bene l’emozione di sedersi al posto di pilotaggio.
3. Ci racconti il suo primo approccio con il mondo del volo, quelli che erano i suoi sogni e quali sono quelli che ha potuto realizzare.
Ho accarezzato il mondo del volo la prima volta a vent’anni circa presso l’aeroporto di Boscomantico. Risultato: Giro di prova in Aliante ed immediata iscrizione per il relativo brevetto.
I sogni credo sono quelli classici, cioè pilotare un moderno caccia. Ad oggi non ci sono ancora riuscito.. Mi diverto comunque come pilota sportivo di ultraleggeri.
4. Qual è stata la sua prima idea da tradurre in una simulazione?
L’appontaggio su portaerei, credo una delle sfide più avvincenti per un pilota militare.
5. A quale gioco, tra i tanti prodotti dalla Rortos, le ha dato le migliori soddisfazioni? E qual è, a suo avviso, quello che potenzialmente può darne ancora di più? Ha un sogno nel cassetto?
Tutti i nostri prodotti nascono da idee dettate dalla passione in primis. Comunque lavorare e realizzare il videogioco ufficiale delle Frecce Tricolori è stato un traguardo particolare.
Abbiamo ancora tante idee da realizzare e sognano lo spazio..
6. Ci parli della sua società, la Rortos. Vede nel suo futuro una diversificazione, anche fuori dal mondo delle simulazioni di volo?
Ad oggi abbiamo ancora così tanto da esplorare e da creare nel mondo del volo e così tante richieste da parte dei fan che credo continueremo con le simulazioni ancora a lungo.'
7. Ci parli della vostra ultima e bellissima realizzazione, il simulatore delle Frecce Tricolori. Come è nata l’idea?
E’ nata da una idea per un prodotto sull’acrobazia aerea, una novità per il mercato e una grande scommessa per noi. E’ stato molto gratificante per noi aver avuto l’opportunità di poter lavorare con la PAN.
Il progetto esiste da sempre, c’era la difficoltà di creare una esperienza coinvolgente, sufficientemente tecnica.. ma anche di facile utilizzo: credo che il nostro sistema di aiuto di pilotaggio e di traiettorie abbia risolto tale nodo molto bene.
8. Qual è il tempo e quali sono le risorse necessarie per la realizzazione di tale prodotto?
La realizzazione del prodotto ha richiesto più di un anno di lavorazione: sono infatti presenti caratteristiche uniche che abbiamo dovuto creare appositamente per il progetto, come il volo in formazione.. non ultime la riprogettazione di tutto il programma acrobatico delle Frecce Tricolori. Per questo i consigli ed i suggerimenti dei piloti della PAN sono stati molto utili.
9. Conosce il mondo della fotografia aeronautica? Conosce il nostro Club?
Sono un pilota sportivo e frequento spesso aeroporti e campi volo. In questo ambiente ho conosciuto ed ho iniziato ad apprezzare la fotografia aeronautica.
Conosco il vostro club ed i vostri scatti, dietro a tutto si legge una grande passione che ovviamente condivido.
10. Per la realizzazione delle livree degli aerei presenti nelle vostre simulazioni vi avvalete di vostra documentazione o esplorate il mondo dello spotting o, in via generale, di quello della fotografia aeronautica? Avete mai pensato a qualche forma di collaborazione?
Ad oggi non abbiamo una unica fonte per le nostre livree. Sicuramente una collaborazione sarebbe utilissima nel fornire agli appassionati una migliore fedeltà dei velivoli, inserendo magari anche la possibilità di scegliere fra diverse livree. Splendido, grazie per la disponibilità.
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