Eliminato con decreto del Governo l’aumento della tassa sui diritti d’imbarco negli aeroporti italiani inserita nella legge di stabilità del 2015.
Il balzello di 2,50 Euro, poco digerita da alcuni vettori low cost, in particolare Ryanair che aveva per questo deciso di abbandonare gli scali di Alghero e Pescara, è stato cancellato.
Ci si aspetta ora un ripensamento da parte del vettore irlandese alla luce dello sforzo del governo italiano, e il mantenimento degli accordi presi da Michael O'Leary nei confronti delle due regioni Abruzzo e Sardegna.
“Il governo e la maggioranza hanno mantenuto gli impegni assunti, ora tocca a Ryanair, che deve mantenere gli impegni presi per la Sardegna e l’Abruzzo”, ha affermato il senatore del Pd Silvio Lai, promotore dell’iniziativa a favore della cancellazione
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