E anche questa edizione, l’ottava, va nel cassetto. Gli aerei decollano alla volta di casa, la gente arrivata in auto, in bicicletta o con le navette lascia l’aviosuperficie, gli stand si svuotano e dopo due giorni di rumore di motori, di applausi, di risate e discussioni su questo pazzo mondo aeronautico torna il silenzio e il campo di volo torna tranquillo. Questo l’epilogo, ma ripensando a questa due giorni di festa aviatoria restano nella memoria un sacco di ricordi.....
La differenza tra un grande Air show internazionale e il Fly Party è il senso di amicizia che si respira tra i partecipanti, non puoi fare due passi senza incontrare qualcuno che ti saluta, ti stringe la mano o ti stritola in un abbraccio affettuoso perché è dalla passata edizione che non ti vede, si rinfrescano amicizie nate sui social, ma a causa della distanza, rimaste virtuali fino ad oggi e soprattutto se ne fanno tante di nuove.
Ecco uno dei motivi più importanti, per chi scrive, per andare al Fly Party, ed è questo il carburante per il motore di questo evento, ovvero l’H.A.G. “Historical Aircaft Group” che grazie allo sforzo del suo presidente Andrea Rossetto, fino all’ultimo (in senso anagrafico) dei suoi soci, porta avanti questa missione ogni anno e ogni edizione regala qualcosa di nuovo al pubblico che risponde sempre in numero maggiore. Naturalmente impensabile tutto ciò senza la grande collaborazione e disponibilità dell’Avioclub di Montagnana e di tutti i suoi soci.
Anche quest’anno il carnet degli aerei presenti si è arricchito di presenze particolari, come il Bronco OV-10B (ex Luftwaffe) con la matricola civile F-AZKM unico, al momento, volante in Europa che ha letteralmente catalizzato il pubblico durante le sue diverse esibizioni presentate sempre in coppia con il Cessna O-1G “Mekong Mauler” di Andrea Rossetto, altra macchina interessantissima e riportata all’originale splendore dal suo proprietario.
Presenti anche quest’anno la pattuglia dei P3 Flyer con il consueto display, sempre bello e interessante con la formazione della figura del cuore trafitto dalla freccia in omaggio a tutte le donne presenti nella due giorni montagnanese.
Oltre agli aerei, vero leitmotiv della manifestazione, molti espositori di merchandising, editoria specializzata e, immancabile, l’amico Mauro con il suo gazebo ricco di stampe e pacth per i collezionisti. Tantissime le famiglie, soprattutto con figli piccoli intervenute e altrettanti i modellini acquistati per i bimbi che a modo loro hanno riempito una fetta di cielo, in attesa di vedere quelli veri.
Anche la nostra Aeronautica militare era presente al Fly Party, con il cockpit di un F-104, preso letteralmente d’assalto da grandi e piccini che si sono fatti fotografare all’interno di uno dei più bei caccia del mondo, e da un mock-up, ma veramente ben fatto, di un Macchi 202. Molto bello che l’AMI sia sensibile a questi eventi, il personale militare presente ha distribuito materiale promozionale della nostra forza azzurra soprattutto ai più piccoli che da oggi avranno sicuramente un poster in più nelle loro camerette.
Proseguendo nella mostra statica, che l’organizzazione ha permesso di fotografare in tranquillità nelle ore centrali, ovvero quando non vi erano movimenti di aerei, i fotografi intervenuti hanno potuto osservare quanto di meglio il mercato può offrire oggi insieme a tante vecchie glorie provenienti da mezza Europa.
Il caso ha voluto che a fianco del C-172 utilizzato per arrivare a Montagnana, abbia parcheggiato il Rysen, un autentico concentrato di tecnologia, prodotto da Swiss Excellente Airplanes (SAE), una società svizzera del cantone Ticino, che ha stabilito il nuovo record di velocità con 323,31Km/h sui 15 chilometri, record conseguito con il motore di serie Rotax 912ULS100 e pilotato dal progettista Alberto Porto e da Sara della Moretta, compagna dell’altrettanto famoso Luca Bertossio, campione del mondo di aliante acrobatico.
Parlando di Luca, ormai presenza fissa al Fly Party, ha incantato con le sue evoluzioni, soprattutto con l’esibizione “note al tramonto” che grazie all’ausilio dei flare attaccati alle ali ha disegnato incielo figure incredibili. Da rimarcare il fatto che Luca, pluripremiato nel mondo, è un ragazzo come tanti, sempre disponibile per il pubblico e per i tanti fan che lo seguono dal vivo e sui social.
Altra presenza di spessore è stato lo Yak-11, proveniente da Ravenna. Costruito nel 1952 nelle officine Yakovlev questo velivolo è stato utilizzato dalle forze egiziane. Acquistato in seguito e sapientemente restaurato da Philippe Jolet ha effettuato il primo volo, post lavori, nel 1994.Motorizzato con uno Shvetsov Ash-21 da 700 Hp. con compressore ed iniezione forzata, capace di raggiungere una velocità massima di 600 Km/h, ha effettuato passaggi mozzafiato mettendo a dura prova la sincronizzazione dei tanti teleobiettivi presenti sul campo.
A contorno dei display, anche quest’anno si sono viste le famose “pinup”, che poi altro non sono che le mogli o compagne dei piloti intervenuti. Vestite in sgargianti e appariscenti abiti anni 40 e 50 si sono prestate, anzi hanno quasi coordinato dall’alto della loro esperienza, i molti appassionati che le hanno immortalate vicino agli aerei più caratteristici, anche questo è Fly Party e onestamente crediamo meriterebbero un bel calendario con gli scatti più belli, quest’idea gira già da un po’, vediamo se si riuscirà a concretizzarla.
Il meteo, caldissimo nei due giorni, ha dato una leggera tregua, ma molto leggera, la domenica, dove i guru del meteo davano alcuni temporali sparsi, motivo per cui molti ospiti hanno optato per partire di buon mattino e altri non hanno azzardato l’arrivo per paura di rimanere bloccati alla sera.
Meteo naturalmente “cannato” alla grande e programma dei voli stravolto a causa di richieste di partenze anticipate. Poco male, chi frequenta questi eventi sa che sono cose che possono accedere e bisogna mettere in conto alcuni vuoti. Questo non ha comunque spento l’entusiasmo e tra “Macchini in formazione”, il famoso I-Ncom rosso di Andrea Rossetto in coppia con l’altrettanto bello I-Jole di Luca Marin, volo folle (solo nel nome) dello Stearman, che proprio non ne vuole sapere di volare dritto e il consueto volo con relativo finto abbattimento dell’aerogallo di Daniele Beltrame, il pubblico non ha lesinato applausi.
Le ore passano e siamo quasi alla conclusione di questa kermesse, si alzano in volo Texan, C-45, altra special guest della manifestazione, ed emozionano con passaggi radenti alla massima potenza e Luca Bertossio che questa volta usa i fumi per farsi veder alto nel cielo. Ormai resta solo il passaggio del team di Catellani con l’MB-326 e il Jet Provost. In un relativo silenzio appaiono da dietro gli alberi e sfrecciano in coppia per tutto l’asse pista per poi portarsi in un secondo passaggio quasi di fronte al pubblico, sarà questo l’ultimo passaggio, forse avvisati del peggiorare delle condimeteo su Reggio Emilia decidono di ritornare prima a casa. Poco male, anche quest’anno a Montagnana non sono mancati i JET.
Che dire ancora, sicuramente avremo dimenticato di citare molti partecipanti, colmeremo le lacune con le molte foto fatte dai tanti Soci del PSC che hanno calcato il prato di Montagnana. I ringraziamenti sono d’obbligo e tutti in egual misura dal più importante, ma solo come responsabilità, all’ultimo Boy Scout che ha servito a tavola durante la cena, estremamente apprezzata, del sabato, ai piloti intervenuti fino ai volontari che instancabilmente e sotto un sole cocente hanno coordinato un apron degna di un aeroporto internazionale, ai tanti soci HAG e relative mogli e compagne che si sono prodigate in tutto quanto potesse servire per la buona riuscita della manifestazione, ma soprattutto al pubblico che con la sua presenza rende onore a questa festa del volo. Vi lasciamo con alcune immagini dello spettacolo pirotecnico, è si, non è mancato nemmeno quello il sabato sera, un esplosione di luci ha illuminato il cielo campo di Montagnana.
Seguiteci sul nostro forum nelle prossime settimane, troverete sicuramente delle grandi foto fatte da “grandi” fotografi, sarà il loro modo di ringraziare per questo Fly Party 2016.
Già da ora vi diamo appuntamento per la prossima edizione che crediamo, sarà ancora più ricca.
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Giancarlo (martedì, 28 giugno 2016 15:10)
Rivedere le foto e sentire la descrizione da parte di chi ha goduto lo spettacolo mi fa salire un nodo in gola di emozione. Il nostro obiettivo è stato raggiunto. La gente annusa gli aerei e la storia del volo, oltre che a muso in sú a Montagnana si guarda da vicino e si toccano e si accarezzano eliche e lamiere. C'era un ragazzino che ammirava il mio aereo. L'ho portato di qua della staccionata e l'ho fatto salire in cockpit. La felicità sua è diventata la mia. Questo è lo spirito HAG.
Paolo Lazzerini (martedì, 28 giugno 2016 18:06)
Siamo di Montespertoli, un paesino a 30 km a sud/ovest di Firenze e abbiamo due figli dei quali il maggiore che deve ancora compiere 17 anni ha già conseguito l'attestato VDS e si appresta a fare il 4° anno dell' ITA Lindbergh di Firenze, quindi quest'anno non abbiamo potuto esimerci dal portarlo alla vostra bella manifestazione. Siamo già stati gli altri anni a molti altri eventi ma dobbiamo riconoscere che il Fly Party è stato senz'altro il più bello in assoluto. complimenti a tutti per l'impegno e l'organizzazione. Mio figlio Gabriele mi ha già detto che l'anno prossimo vuole ritornare in aereo, quindi mi raccomando aspettateci anche per il prossimo anno e grazie per questi due giorni che ci avete fatto passare a naso in su.
Andrea Bellobon (mercoledì, 24 agosto 2016 08:50)
Come al solito il mio Aliante biene sempre ignorato.Eppure e un bel Aliante ed e del 1965. Il piu Antico d italia im condizioni di volo.Bo sara per la prossima volta.