Durante il mio girovagare nei paesi anglosassoni è normale imbattermi in qualche locale aeroclub e trovare qualche velivolo un po’ particolare.
Spesso attraversando la campagna inglese si vede in lontananza una manica a vento e un piccola struttura, si solito di legno. E’ il segno inequivocabile della presenza di un campo di volo.
Può quindi capitare di veder decollare, non il solito Cessna 150, ma qualche warbird della prima o della seconda guerra mondiale.
Capita spesso in Inghilterra, ma può succedere che anche in Italia in qualche hangar si nasconda qualche cavallo d’acciaio pronto a spiccare il volo.
E’ il caso di Boscomantico dove è angarato un T6 Texan.
Prodotto dalla North American Aviation e destinato all’Usaf con la matricola militare MM44-82323 ha continuato il suo ruolo di addestratore con la U.S.Navy fino a giungere in Brasile nel 1960, in carico alla Fuerza Aerea Brasileria, dove è rimasto fino al 1976.
Finiti i suoi trascorsi militari è stato venduto in Europa e ha assunto la matricola PT-KVE fino alla definitiva matricola Delta.
Dopo diverso tempo di inattività a Trento è stato trasferito a Boscomantico, dove è stata curata la manutenzione e la certificazione al volo avvenuta il 22 agosto scorso sempre sul cielo veronese.
Da allora ogni accensione, accompagnata dalla consueta fumata, ha sempre richiamato i piloti, gli appassionati o semplici curiosi presenti in aeroclub.
I 9 cilindri del suo Pratt & Whitney R-1340-AN-1, da 600 cavalli, portati alla massima potenza dai tecnici di Boscomantico risuonano come una sinfonia per le orecchie abituate ai soliti Rotax o Lycoming.
E’ di questi giorni la notizia di un suo ulteriore passaggio di proprietà, quindi, lascerà il nostro campo di volo.
Per questo motivo, ma soprattutto per poter ammirare in formazione le sue prestazioni, ho avuto la possibilità di volare alla sua ala destra e documentarne alcune fasi.
Una bellissima luce calda ci ha accompagnato per il breve ma intenso volo mettendo in risalto tutta la lucentezza del natural metal, per l’occasione lucidato dai ragazzi di Boscomantico.
All’atterraggio, con notevole anticipo sul Texan, ammiro la leggerezza, si fa per dire, con la quale si posa sulla pista e subito si porta in parcheggio.
La giornata è finita ma questo fine settimana rimarrà nei cuori, nel mio sicuramente, per aver vissuto a stretto contatto con questo cavallo di razza.
Se ne andrà ? magari in qualche paese lontano ? Chissà ? per un breve periodo mi piace pensare che anche noi abbiamo avuto la nostra star, come in quei tanti campi di volo persi nelle campagne inglesi.
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