
Uno dei fattori che hanno contribuito al recente sviluppo del traffico passeggeri dell'Aeroporto di Verona è sicuramente il consolidamento dell'operativo di Ryanair che, contrariamente ad altri vettori low-cost di riferimento del Catullo, mantiene anno dopo anno le sue rotte e incrementa, anche se in maniera modesta, le sue frequenze settimanali.
Per il prossimo inverno assisteremo a un ulteriore consolidamento dell'operativo Ryanair con un aumento dei posti in vendita di circa il 15% che passeranno dai circa 432mila dell'inverno 2024-2025 ai circa 495mila dell'inverno 2025-2026.
Il nuovo orario invernale, ancora in fase di elaborazione, vedrà un aumento delle frequenze settimanali totali offerte da Ryanair dall'aeroporto di Verona da 52 a 60, con un aumento di una frequenza settimanale per le rotte su Bari, Birmingham, Brindisi, Lamezia Terme, London Stansted e Palermo, mentre la rotta su Cagliari passerà da 5 a 7 frequenze settimanali.
Confermata anche la sospensione stagionale di sei rotte (Charleroi, Corfu, Napoli, Palma, Porto e Valencia).
L'operativo appare solido, con una programmazione costante di 60 frequenze settimanali dalla prima all'ultima settimana della stagione invernale tranne a Natale quando, come da tradizione, Ryanair lascia a terra i suoi aeromobili.
Purtroppo manca la ciliegina sulla torta, e cioè l'annuncio di qualche nuova rotta, ma l'inizio della stagione invernale è ancora lontano e potrebbe esserci qualche sorpresa.
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